Ospite ad Atreju, la festa della destra italiana, Carlo Calenda presidente di Azione:
Senatore, dietro ha un pannello con una sua famosa ‘gufata’: ‘questo governo non durerà più di 6 mesi’. Alla fine ha perso la sua scommessa.
«Non ho mai perso e non mi sono mai sbagliato. Quel governo delle accise, del blocco navale, del rovesciamento Europa, insomma delle promesse, non è mai nato.
Altro che sei mesi.
Stiamo assistendo ad un governo che si aggrappa alla scialuppa Europa, dopo però averla condannata. Un po’ come lo stile democristiano.
Mi trovo, però, d’accordo con Meloni sul nucleare. Oggi sono qui per dire a meloni di sbrigarsi, ha 40 anni di ritardo.
Ho già pronte le firme per indire un referendum, dobbiamo evitare di aspettare.
Pensate il prossimo anno sarà il peggiore industriale d’Europa, quindi tante famiglie a casa e con un tasso di povertà maggiore.
Se mi alleo con la destra?
Con la destra delle promesse mancate no.
Mai con un Salvini che prometteva “Usciamo dall’euro”, per poi divenirne il suo maggior estimatore.
Se in futuro inizia ad incarnare uno spirito conservatrice onesto e liberale, forse…
Alla nostra domanda: Come si sente a venire nella tana del lupo?
Non ho paura, non vedo ne’ il lupo ne’ la tana.
dal nostro inviato Marco Russo
Attendere un attimo...
Ahi ! Ahi! Onorevole Calenda! Non c’è scelta politica in Italia. La destra al potere è il frutto di un’ampia Piattaforma di consensi, condivisi dai tre bastioni della politica italiana: Forza Italia, FdI e Lega con Salvini da rottamare in parte. Lei con Azione cosa propone? Il nucleare una exit economy? Beh! Per fare questo, anche lei ha bisogno di una nave che sua provvista di scialuppe.