In equilibrio contro la Trombosi

Ambiente, Natura & Salute

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La Trombosi sarà lontana se la “bilancia emostatica” funziona.

Circolazione Arteriosa e Venosa da Fotor A.I.

Il famoso ematologo francese, professor Meyer Samama, ha coniato l’aforisma “La thrombose domine toute la pathologie” ovvero “la trombosi domina tutta la patologia” a sostegno delle numerose condizioni favorevoli alla formazione di un trombo.

Dobbiamo ricordare che il sangue dispone di un sistema efficiente e complesso, per impedire che danni arrecati alla parete vasale portino alla perdita di sangue negli spazi interstiziali. 

Questo sistema si articola in due momenti:
l’emostasi primaria, che ha come obiettivo la formazione del cosiddetto trombo bianco, costituito principalmente da piastrine e la coagulazione, o emostasi secondaria, con formazione del trombo rosso composto da un reticolo di fibrina con piastrine e globuli rossi imbrigliati al suo interno. Tutti i meccanismi deputati al mantenimento della fluidità del sangue e dell’integrità dell’apparato vascolare, per essere efficaci devono intervenire rapidamente e devono rimanere il più possibile confinati a livello della lesione, questo obiettivo viene raggiunto mediante un complesso sistema di controllo con: l’attivazione della cosiddetta bilancia emostatica!

 

La Trombosi è un processo patologico che dà luogo alla formazione di una massa semisolida chiamata” trombo” formata da costituenti del sangue all’interno dei vasi, capace di aderire sulla parete intima vasale o capace di raggiungere organi vitali provocando la morte per ostruzione del circolo ematico.

La trombosi arteriosa

Formazione della placca aterosclerotica e distacco dell’embolo, estratto da: Training Book Bayer S.p.A. Milano 2011

I trombi arteriosi tendono a crescere in maniera retrograda (quindi controcorrente) rispetto al punto di origine. La porzione terminale può essere scollata dalla parete vasale, staccarsi e dare origine a un embolo arterioso. I trombi arteriosi sono di solito occlusivi e insorgono su una placca aterosclerotica. Le sedi più comunemente colpite sono le arterie coronarie, cerebrali e femorali. La trombosi arteriosa vede come causa principale l’aterosclerosi che con il formarsi della placca provoca alterazione dell’endotelio e del flusso sanguigno. La rottura della placca determina il distacco del temuto embolo causa frequente dell’ictus cardioembolico.

 

La trombosi venosa

Figura 6 Punti d’attacco della trombosi venosa superficiale e profonda- estratto da: Training Book Bayer S.p.A. Milano 2011

La trombosi venosa può essere suddivisa in trombosi venosa superficiale (flebotrombosi) e trombosi venosa profonda, con caratteristiche fisiopatologiche e cliniche molto diverse. La trombosi venosa colpisce quasi esclusivamente gli arti inferiori al di sopra o al di sotto del ginocchio da cui il nome di trombosi venosa profonda TVP prossimale o distale. La TVP prossimale ha un elevato rischio di tromboembolia polmonare.

Gli aspetti diagnostici e terapeutici della trombosi a volte sono talmente complicati  da rischiedere medici specialisti esperti in Emostasi e Trombosi.

Particolarmente attive per meritorie opere di consulenza e informazione le associazione pazienti e le società scientifiche, tra le quali segnaliamo :

A.P.T.E.A.  Associazione Pazienti Trombosi e Anticoagulazione (presidente prof. Nicola Ciavarella)

A.F.T. Accademia Federiciana per la Trombosi (presidente dott. Giovanni Dirienzo)

 

Umberto Palazzo

Editorialista de IlCorriereNazionale.net

 

One Reply to “In equilibrio contro la Trombosi”

  1. Marilù Murra ha detto:

    Articolo chiaro, esaustivo e ricco di dettagli. Hai saputo spiegare in modo preciso un argomento complesso come la trombosi, rendendolo accessibile a tutti. Un eccellente lavoro di divulgazione, davvero ben realizzato!

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