Versi e Racconti della Settimana

Arte, Cultura & Società

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Siamo entusiasti della nostra rubrica, “Versi e Racconti della Settimana“, dedicata a celebrare i talenti letterari emergenti. In collaborazione con l’Associazione Nazionale Italiana nel Mondo, offriamo uno spazio unico per chi ama scrivere e desidera condividere la propria voce.

Ogni venerdì, presentiamo nuove poesie,  racconti e estratti che ispirano e fanno riflettere. Che tu sia uno studente, un insegnante, un autore emergente o semplicemente un appassionato di parole, ti invitiamo a partecipare! Invia i tuoi testi a redazione @corrierepl. it e potresti essere uno dei protagonisti della nostra rubrica.

Non perdere l’opportunità di far sentire la tua voce! Ogni settimana selezioneremo i contributi più originali e interessanti per metterli in evidenza nella nostra sezione “Arte, Cultura & Società”.

Unisciti a noi e contribuisci a arricchire il panorama letterario!

L’obiettivo? Promuovere  la scrittura e dare spazio a nuovi talenti, sia a livello nazionale sia internazionale.

Non perdere quest’ opportunità!

Hai scritto qualcosa?

Invia i tuoi testi a redazione@corrierepl.it entro il mercoledì di ogni settimana! Insieme, con le nostre parole, possiamo fare la differenza.

 #ScriviConNoi #FaiLaDifferenza

Nel numero di questa settimana, abbiamo il piacere di presentare i contributi giunti in redazione:

Poesia:

Antica stella 

Dal cuore di pietra 

Matera

Ferita aperta

Nel corpo della storia

Mani che scavano nel ventre della sofferenza

Figli affamati di cielo

E condannati alla terra

Dove il vento sputa polvere

Tra sussulti di sogni.

Matera

Scolpiti altari nel dolore

Sacro

Il tuo grido delle radici.

Cicatrici come medaglie

Impresse nella pietra che si fa vita

Come miracolo

Brilli

Tra le viscere della terra.

Risuonano

Lontani echi di bambini

Volti

Tra crepe di speranza

Silenzi che sanno di preghiera.

Sogni ostinati

I tuoi

Oltre il peso delle macerie

Illumini

Come stella nascosta

Al sole

Che come un bacio

Brucia

Di notti di fame

e giorni di speranza.

Ogni lacrima è ora  sorgente

Cuore generoso che batte

Carezza di stelle che non si arrende

Risorgi risorta

Come araba fenice.

Roberto Pignataro

 

Equilibrio perfetto

Forza umana

coglie impreparati

Giochi di pensiero

feriscono il cuore

Piano forte ed ancora piano

Mungere la vita

cercando linfa eterna

Spazi aperti

dove correre

si fa gioia

Grotte illuminate

accolgono l’anima

Girotondo di pensieri

Vincoli sciolti da

economiche passioni

Forte l’aria si fa silenzio

Eco di millenni di pace

Vibra il vento e

Pietre a combattere

il passaggio

Ancestrale musica del cuore

Equilibrio perfetto.

Paola Maria Bevilacqua

 

Il fanciullino

Il mio fanciullino è resiliente

si aggira in pigiama per la casa,

difficilmente si ambienta

piuttosto rintana in giardino

scava buche su misura

e si protegge

dal vento bianco

che gli smaglia i capelli nella notte

su federe di poesie sospese nelle sue cuciture.

Ho un uragano in mezzo al petto stamattina

un vortice che spazza via

ragione e polvere da sparo.

Mi inebria

questa fecondità  d’appartenenza che m’infliggi

restando fermo sulla punta del mio amarti.

Passami la mano tra i capelli

afferra quella smisurata fame di semi e fiori

che da tempo coltivo in serra.

Gira la clessidra e ricomincia.

Simona Volpe

 

𝕊𝕔𝕒𝕥𝕠𝕝𝕖 𝕔𝕚𝕟𝕖𝕤𝕚

 Nella città un rione

nel rione una strada

nella strada un palazzo

nel palazzo un’abitazione

nell’abitazione una stanza

nella stanza un comò

nel comò un cassetto

nel cassetto uno scrigno

nello scrigno una scatola

nella scatola una busta

nella busta un biglietto

sul quale volevo scriverti

sul quale volevi scrivermi

ma nessuno dei due

ha avuto l’ardire di farlo.

Tratta dalla mia silloge “Amori Traditi”

Antonella Polenta

Una tazza di caffè, un libro, degli occhiali e una penna su un tavolo

Angolo di paradiso per scrivere

Racconti:

Miracolo di Natale 

Camminavamo piano, nel bosco, un passo dietro l’altro, senza fare rumore. L’incanto era nell’aria, era la vigilia di Natale e noi cercavamo decorazioni per adornare la casa e la tavola. Rami di abete, foglie variegate, dove l’autunno aveva dipinto le sue sfumature calde, rami di agrifoglio le cui foglie lucide parevano ricamate, ogni cosa in quel bosco pareva essersi vestito a festa, pronto alle decorazioni di quella notte magica.

A un tratto un rumore sordo, tra i rami, un’ombra scura rapida e sfuggente. Forse una lepre, o un piccolo daino spaventato! Ci fermammo, silenziosi, attenti. Tu mi sfiorasti la bocca con la mano, in un tacito invito al silenzio. Il crepitio delle foglie secche calpestate, uno sprazzo di cielo nell’intrico dei rami. E poi la luce, improvvisa. Una piccola figura spaventata, non un animale, ma un bambino, in fuga. Gli occhi spalancati per la paura e lo stupore di trovarci lì, nella solitudine del bosco. Aveva lo sguardo di un animale braccato, era vestito in modo sommario, non adatto alla rigidità del clima. Non parlava la nostra lingua, ma vide forse qualcosa, nei nostri occhi, che gli ispirò fiducia, perché si lasciò avvicinare, e coprire, e curare. Era fuggito da un paese in guerra e i suoi genitori erano morti in mare, davanti a lui. Quegli occhi avevano visto cose che un bambino non dovrebbe nemmeno immaginare. Non aveva nulla della spensieratezza dell’infanzia, ci affidò la sua disperazione e il suo piccolo cuore straziato.

Lo accogliemmo con tutta la delicatezza e la forza che trovammo dentro di noi. Lui ci scelse con la solitudine di un cuore ferito e sanguinante.

Quel bambino oggi ha vent’anni, si chiama Lucas ed è nostro figlio. Lo abbiamo adottato, dopo infinite difficoltà e lunghe trafile burocratiche.

Quella notte magica di Natale, in quel bosco odoroso di muschio e di abeti balsamici, nell’aria tersa del cuore dell’inverno, abbiamo incontrato l’amore. Il figlio che aspettavamo da sempre, ci è venuto incontro come un regalo, per essere curato e per curarci, in uno straordinario incontro. Tra le nostre braccia Lucas ha dimenticato l’abbandono, le ferite della sua vita passata, ha placato la fame di cibo e d’amore, ma noi, i suoi genitori, abbiamo incontrato il miracolo della vita.

Elisabetta Fioritti

 

Tutte le opere citate e gli estratti presenti in questo articolo sono stati forniti direttamente dagli autori, che hanno autorizzato personalmente la loro pubblicazione.

Non perdere questa opportunità! L’invito è rivolto a tutti, dai neofiti agli scrittori più esperti, non abbiate paura di far sentire la vostra voce!
Invia i tuoi lavori e diventa anche tu protagonista di “Versi e Racconti della Settimana”. Aiutaci a costruire una comunità di scrittori appassionati e a far sentire la tua voce!

Ti aspettiamo nel prossimo numero con nuovi racconti e poesie.

One Reply to “Versi e Racconti della Settimana”

  1. Umberto ha detto:

    Un grande complimento ai genitori adottivi come Elisabetta

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