Colmato il vuoto normativo intorno al Registrar, una figura professionale che si occupa della gestione dei prestiti delle opere d’arte, e non solo.
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Sarà esposto sino al 19 gennaio prossimo, alla Galleria nazionale di Arte Moderna e Contemporanea GNAMC a Roma, il dipinto “Frutta, piatto, bottiglia e violino” del 1914 di Pablo Picasso. Di proprietà della National Gallery di Londra, è in Italia in prestito, in cambio del quadro di Vincent van Gogh “l’Aelésienne” della GNAMC, che sta quindi partecipando alla mostra londinese “Van Gogh: Poets and Lovers”.+
La Galleria nazionale ospita l’opera di Picasso con orgoglio in una sala dedicata all’artista, insieme ad altre 5 opere, partecipando nel contempo, con la cessione dell’opera di Van Gogh, alle celebrazioni dei duecento anni della National Gallery di Londra, contribuendo alla conoscenza dei grandi maestri internazionali.
L’esposizione è garantita dal gruppo assicurativo AON, per la gestione dei rischi che accompagnano sempre la promozione dell’arte e le attività per la fruibilità del patrimonio artistico e culturale.
Problematica ben nota quella della gestione di prestiti, contratti, movimentazioni, allestimenti e comodati delle opere d’arte, di recente è stato finalmente colmato il vuoto normativo intorno alla figura del Registrar. La figura professionale si occupa della gestione dei prestiti delle opere d’arte, quindi, tra le altre attività, cura le pratiche assicurative e ministeriali, i flussi “in e out” di opere per mostre temporanee e permanenti.
Il recente decreto, con il quale a luglio scorso è stato adottato l’ordinamento professionale del personale non dirigenziale del Ministero della Cultura, ha così definito nell’AREA FUNZIONARI IN AMBITO TECNICO – SPECIALISTICO PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, anche la posizione di lavoro del Registrar, di cui sono stati previsti i titoli di studio per l’accesso: laurea magistrale in storia dell’arte o in archeologia o titoli di studio equivalenti.
Inoltre ne sono state definite le mansioni di coordinamento e amministrazione per la valorizzazione del patrimonio culturale.
In collaborazione con altre figure professionali valuta la trasportabilità e le modalità di imballaggio delle opere, curandone il trasferimento sia all’interno di un museo o deposito, sia all’esterno. Cura pertanto la logistica dei processi di movimentazione di un bene culturale, divenendone il responsabile delle procedure inerenti al prestito.
Quindi si occupa delle procedure di prestito “in e out”, provvedendo all’invio delle richieste di prestito e delle necessarie autorizzazioni, alla documentazione e all’archivio storico dei prestiti ottenuti o concessi.
Pertanto ha il compito di redigere anche l’inventario e gli atti relativi all’acquisizione e alle donazioni delle opere. Verifica i contratti e gli accordi relativi ai prestiti. Nell’allestimento delle mostre reperisce le informazioni sulle opere necessarie alla realizzazione della mostra stessa, cura i rapporti con le imprese di trasporto e allestimento, quindi definisce la fase di accoglienza, il posizionamento delle opere.
Ha un importante ruolo di collaborazione nella definizione dei budget e per la redazione della documentazione delle gare. Si occupa di attività di studio, ricerca, formazione e docenza relativamente ai beni di competenza e può redigere pubblicazioni e testi scientifici; svolge funzioni di consulente tecnico, perito e arbitro.
Sono di sua competenza anche le attività di RUP, quindi la progettazione e la direzione dei lavori. Se incaricato formalmente ha anche le funzioni di preposto per l’effettuazione delle attività di vigilanza previste per la sicurezza, quindi si occupa di “sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.
Una figura poliedrica, rilevante anche la sua partecipazione per le attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale, sia in “regime ordinario” che in occasione di “eventi emergenziali”, per i quali viene chiamato alla collaborazione in operazioni di protezione civile e con l’Unità di crisi.
Il decreto ha così puntualmente definito le mansioni all’interno delle realtà museali ed espositive per una rilevante figura professionale con un ruolo complesso ma cruciale, che necessitava da tempo di un riconoscimento ufficiale, considerando anche gli stakeholders economici che vi ruotano attorno e con i quali deve adeguatamente interfacciarsi: assicuratori, trasportatori, architetti, uffici stampa e direttori di museo.