Educazione sessuale a scuola: i genitori non rinuncino al proprio ruolo!

Arte, Cultura & Società

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La discussione sulla educazione sessuale ai minori è una battaglia più che culturale e anche tra i cristiani ci sono «notevoli  divergenze nel considerare l’educazione sessuale.  Nel clima odierno di disorientamento morale si nasconde il pericolo, sia del conformismo che reca non lievi danni, sia del pregiudizio che falsa l’intima natura dell’essere umano, uscita integra dalle mani del Creatore. (…) Gli educatori e i genitori sovente riconoscono di non essere sufficientemente preparati a compiere un’adeguata educazione sessuale. La scuola non sempre è in grado di offrire quella visione integrale dell’argomento, la quale resterebbe incompleta con la sola informazione scientifica.» (Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica, Orientamenti educativi sull’amore umano. Lineamenti di educazione sessuale, 1983).

Già 42 anni fa il problema era molto vivo e discusso. A distanza di tempo il problema si è acuito perché abbiamo abdicato al ruolo educativo e responsabile degli adulti concentrando spesso, e ben volentieri, una educazione sessuale che utilizza più  gli organi genitali, che non la complessa e bella relazione affettiva protesa alla realizzazione piena di sè con l’altro.

Le derive sono sotto gli occhi di tutti dove prevale il soddisfacimento, anche perverso, senza tenere conto dell’età, del consenso, della libertà e della maturità. Una specie di tritacarne senza anima e responsabilità. E’ ovvio,

si tratta di una discussione più che aperta. Ma una domanda è lecita: può lo Stato regolamentare l’educazione sessuale dei nostri figli? Credo che ci sia una forzatura etica e di responsabilità. E poi per quale fine? Il rispetto del progetto di Dio su ogni uomo? Non so se lo rispettiamo.

Don Fortunato Di Noto

Per Comitato “ Pro-life insieme “

www.prolifeinsieme.it

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