Giuseppe Salamac, il cuore e l’arte dell’effige della Fòcara

Puglia

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Un capolavoro di artigianato e devozione, la donazione dell’Effige al Santo Patrono di Novoli.

La Fòcara di Novoli, che si celebra il 16 gennaio, rappresenta il simbolo più autentico della fede e della cultura salentina. Tra i suoi elementi caratteristici spicca l’effige di Sant’Antonio Abate, che svetta sulla grande pira, simboleggiando protezione e purificazione per l’intera comunità.

In passato, l’effige veniva realizzata intrecciando rami di grano e decorandola con materiali semplici, in perfetta armonia con le tradizioni contadine di Novoli. Tuttavia, nel 2005, con la scomparsa del donatore che tradizionalmente si occupava di questa lavorazione, si è aperta una nuova fase per la tradizione. Fu in quell’anno che Paolo Mele introdusse un modello innovativo di effige, avviando un processo di rinnovamento che ha portato a un’interpretazione più artistica e contemporanea dell’immagine di Sant’Antonio Abate.

L’evoluzione dell’effige, il passaggio di testimone

Dopo l’iniziale contributo di Paolo Mele, la direzione creativa è stata assunta dal professor Renato Reale, che ha continuato a sviluppare il progetto per alcuni anni, arricchendolo ulteriormente. Successivamente, Tonino Lorenzo ha preso il suo posto, mantenendo sempre, un forte legame con la tradizione.

Nel 2025, la responsabilità di ideare l’effige è stata affidata a Sara Spada, che porta avanti questa eredità con passione e rispetto per il passato. Nonostante il cambio di ideatori, la realizzazione pratica dell’effige è sempre rimasta nelle mani dell’artigiano Giuseppe Salamac, proprietario della Falegnameria Salamac, sita in Novoli. Il maestro da anni si occupa di ogni dettaglio con virtuosismo, per poi deporla sulla grande pira e farla bruciare, come vuole la tradizione, con il fuoco. Un rito che si ripete ogni anno, ad eccezione del 2005, quando, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, l’effige fu deposta in parrocchia.

Il contributo di Giuseppe Salamac

Giuseppe Salamac, con una lunga esperienza alle spalle, si dedica con passione alla creazione dell’effige,una donazione personale al Santo Patrono, un gesto di devozione individuale che rafforza il legame spirituale della comunità con la propria tradizione. Utilizza esclusivamente materiali naturali come il legno, Salamac crea la cornice, arricchita con foglia d’oro, che rende ogni opera unica e affascinante.

Una collezione di effigi di Sant’Antonio Abate create negli anni per la Fòcara di Novoli.

Viaggio tra arte e fede, con le cornici progettate e realizzate dal maestro Giuseppe Salamac.

“Ogni effige rappresenta il mio omaggio al Santo Patrono, un tributo alla tradizione e alla comunità di Novoli,” afferma l’artigiano. Grazie alla sua maestria, ogni effige non è solo un simbolo di fede, ma anche un’opera d’arte in grado di narrare la storia e lo spirito della Fòcara.

Appuntamento con la Fòcara di Novoli

L’attesa accensione della Fòcara si svolgerà questa sera, alla presenza delle autorità civili ed ecclesiastiche.

 Il programma prevede:

– Ore 20:30: Inizio del pre-show a cura del direttore artistico Alessandro Maria Polito, dell’Associazione IRVG aps e di Dalila Arnesano. I danzatori Giorgio Guerrieri, originario di Novoli, e Giulia Gessaroli della Compagnia Teatrul de Balet de Sibiu si esibiranno sulle note della “Danza rituale del fuoco”, estratta dal balletto *El Amor Brujo* del compositore Manuel De Falla. La serata si concluderà con un brano inedito composto dal Maestro Antonio Tarantino.

– Ore 21:00: Inizio del main stage a cura della Fondazione Fòcara e dell’Amministrazione Comunale.
Arneo Tambourine Project di Giancarlo Paglialunga.
– 21:55:Benerika.
– A seguire, Roy Paci e Aretuska

 Mixa Munny

Dervisci Live Dj Set

https://www.brindisilibera.it/2025/01/focara-2025-per-loccasione-un-nuovo-servizio-navetta-tra-lecce-e-novoli/.

La festa entra nel vivo, tradizione e fede nel cuore di Novoli

Cari cittadini novolesi, come vuole la tradizione contadina, il 16 mattina, dopo la posa della bandiera, si usava dire: “È trasuta la festa, Sant’Antonio cu pensa” (che significa: “La festa è iniziata, Sant’Antonio si prenderà cura di noi”).

Questa antica frase racchiude la profonda devozione e la fiducia che la comunità nutre nei confronti del Santo Patrono, simbolo di protezione e guida spirituale. È un richiamo alle radici, dove fede e tradizione si intrecciano in un rito che ogni anno rinnova la magia, la storia e l’unità di Novoli.

https://www.corrierepl.it/2022/07/23/il-comune-di-novoli-consegna-una-targa-a-giorgio-guerrieri-grande-talento-della-danza/

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