Aforismi sull’amore, la felicità e la natura

Arte, Cultura & Società

Di

di Camilla G. Iannacci

E’ un vagito la nascita della parola e diventa fraseggio ricamo, narrazione che crea multi-universi, mondi di segni: echi e fili invisibili con il vissuto.
Il viaggio della/nella parola è l’incontro col nostro io dominato da passioni ed istinti non sempre comprensibili a noi stessi.
-In particolare, la poesia dice il non-detto, supera l’indicibile nel tentativo di dargli voce.
Per Aristotele trama, azioni, pensieri, lo stile e il fine dell’opera sono tesi a produrre piacere.
-Se siamo fatti di vuoto – fisica dixit – se siamo piccole entità nell’universo e ‘gettàti’ nel vuoto e nell’abisso e dominati dal nulla allora è da qui che inizia il viaggio della/nella parola.
Se l’essere dell’uomo si fonda nel linguaggio e sul colloquio, è presente e si fonda, anche sul Net e sui social e forse anche Ulisse avrebbe usato, se avesse potuto, X, facebook e google maps per sete di conoscenza e per tornare ad Itaca.
Un sé social istantaneo e multiforme, un sé che vive nello spazio on line della media-morfosi e il sé classico non può essere cercato solo nell’interiorità: la rete ha creato una un nuovo habitat, una sfera ibrida tra l‘on line e il reale è lo human-tech-space inscindibile da noi e da cui non si può più prescindere.

L’amore

L’amore è irriducibile al logos, viene pensato nel frammento: la completezza, la complessità verso il semplice
-Il tempo nell’amore conosce una cesura, è sospeso, annullato, annichilito
Tutte le parole per dire l’amore risultano incomplete, monche: l’amore evoca e racchiude l’incompletezza
-Il discorso sull’amore può essere solo un’autobiografia, un racconto, una poesia, un’opera d’arte, una singolarità che parla ad altre singolarità
-Non riuscire a farne un discorso compiuto e continuare a intrecciare un discorso sull’amore è possibile: ognuno vi si riconosce e lo riempirà di suoi significati e passioni
L’amore che ‘muove tutte le cose’: è proprio dell’infanzia e della filosofia.

Il “Ti amo”

La riflessione sull’amore trova un ostacolo insormontabile quando va a confrontarsi col significato del “ti amo” e non riesce ad essere esaustiva nella proposizione di una definizione
-L’innamorato ha fretta di dire “ti amo” e anticipa ogni mossa
Il “ti amo” è: assoluto e pre-potente come un bimbo narcisista e in sommo grado detto da ognuno e da tutti: non sa di ragionevolezza, solo di dis-misura: vuole essere unico, esclusivo, totalizzante: inafferrabile è duale: è l’insieme di io e dell’altro che si pensano: è l’epifania del pensare scoprire il sé, il noi
-Mancanza (πορος) e povertà (πενία) nel “ti amo” trovano una risposta
Quando penso, non ti penso: penso, cerco l’epoché dal “ti amo”, non ne esco: penso di non pensarti nel pensarti
-Nessuno può dirsi vivo senza amare ed essere amato.

I sogni

-Senza desideri, speranze, sogni non c’è vita
-I sogni abitano il caso e il caos
Il sogno è l’enigma da decifrare e che aiuta a decriptare un poco il reale
-Ognuno ha dentro di sé i sogni di tempi lontani
-Vediamo solo nei sogni, essi vedono noi ed in noi vivo nel/per sognare
-Siamo i nostri sogni anche quelli ad occhi aperti
-Niente è l’essere umano senza sogni, speranze, prospettive, ricerca: vivere è desiderio, tendere oltre i limiti
-Anche nei sogni natura e verità amano nascondersi
Il sogno è ricerca del senso.

Alla ricerca del senso

-E se fosse in noi il bisogno di dare un senso agli eventi e trovare in essi un fine che non hanno?
-Scontiamo sconfitte
-E ci interroghiamo inesausti in cerca di incerte risposte come sono inesauste le domande che ci si pone sul senso degli eventi e delle cose
-Nel mio cammino, senso non trovo e pur “vo’ cercando”
Cerchi le ragioni delle cose, le intenzionalità del mondo semmai ce ne sono: la risposta non arriva e se, a volte, si manifesta è solo per nascondersi quasi non volesse rivelarsi, far conoscere i suoi segreti che continuano a sfuggire.
-Siamo consapevoli che è proprio l’intima essenza ad essere indeterminata incostante, imprevedibile e fuggitiva
-Scoprire il senso del limite è l’esperienza principe e la propria essenza
-Se la scienza non si pone domande sul senso della vita, anche se ne ricerca cause ed origini, noi ci interroghiamo sul senso degli eventi e delle cose alla ricerca di un fine.

Il tempo

-Il tempo ci consegna il senso dell’esistere
-What ‘the time? It’s my time, my life
-La brevità rende i giorni ancora più cari nella memoria
Il tempo che fa di noi ciò che siamo, non sappiamo, diventiamo
-Pensiamo e ci misuriamo nel/col tempo
Dove vada nessuno lo sa, sappiamo che fugge e con noi, con ciò che siamo un attimo prima e sempre diversi dopo il tempo
Il presente è il passato di cui siamo fatti e che guida le nostre scelte
-Lo spazio-tempo tra passato e futuro: l’attimo presente inafferrabile: la desideranza
-E scopri che il futuro è il momento che vivi: in ogni caso e in ogni modo e in ogni tempo abbiamo solo il nostro tempo
Il tempo infinito dell’infanzia-adolescenza: inattingibile quindi eterno
Estate come infanzia ed adolescenza: bellissime nel viverle e nel ricordo.

Recensioni su Aforismi

Simone De Crescenzo

Poche righe, frammenti di conversazioni, per raccontare il lato più intellettuale di facebook.
Un’idea allo stesso tempo originale, semplice e geniale.

Luca Giliberto

Quello che colpisce maggiormente è come l’autrice sia stata in grado di rendere complementari il linguaggio del web con i mondi della letteratura, della mitologia e della filosofia, letti in chiave moderna e leggera.
E questa rivisitazione ha definitivamente, e lo scrivo senza esagerare, i linguaggi dei social network.
E’ un libro non bello, ma di più.

Prof. Vittorio Di Paola

Opera molto meritoria dell’autrice che prosegue nella sua ricerca su cosa sia la poesia rapportata, per esempio, anche alla musica.
Ci vuole sensibilità, solido background culturale e tanta passione per immergersi in riflessioni di questo tipo.
C’è un’osservazione triste ma verissima che da sola vale il prezzo: “Il poeta offre i suoi versi in pasto agli dei mentre il mondo assiste indifferente”
Complimenti, dunque, a Camilla Iannacci!
P.S. Mi ha fatto piacere ritrovare in questa pubblicazione un mio commento espresso riguardo a un’altra opera dell’autrice “Luoghi”.

Cira Aiello Sibilla

Elevazione allo stato puro: un elogio al poeta… e si eleva sublime il canto che tutto vive e si addentra.
Poesia nella poesia, descrizione introspettiva di un viaggio attraverso l’elevazione dell’anima.
La magia nel dar essenza a ciò che è statico. Anche le pietre parlano, tra mura fredde emerge il sapore delle radici, e rinascono i prati in fiore, mentre gli Dei si incarnano nel verbo e tutto trapassa come sorgente pura.
Incompreso il poeta tra le assenze di ‘uomini ciechi’, eppur scrive e nasce un’altra poesia.
L’autrice ci rende partecipi come fossimo li, tutti noi parte del suo poetare, mentre giunge a lei sentitamente il nostro applauso.

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