L’arte figurativa di Ardengo Soffici e artisti italiani del novecento in mostra a Poggio a Caiano

Toscana

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 A Poggio a Caiano (Prato) sta proseguendo con successo di pubblico la straordinaria mostra “Soffici e alcuni artisti del ‘900. Figura per figura”, iniziativa che allestita presso le Scuderie Medicee è stata ideata in occasione del sessantesimo anniversario della scomparsa dell’illustre  pittore toscano.

“In questo contesto – ha precisato Diletta Bresci (assessore alla cultura di Poggio a Caiano) – si possono ammirare opere d’arte che rappresentano la figura umana in molteplici modi, a partire ad esempio, dagli affetti più cari come la famiglia, a personaggi di scene di vita quotidiana”. Forse non tutti sanno che per Ardengo Soffici, l’artista incapace di realizzare compiutamente una figura umana, non poteva raggiungere la piena considerazione nella storia dell’arte, ed è anche per questo c’egli si cimentò probabilmente in quel complesso di pitture e disegni che avevano la figura umana come soggetto – come suggerito dal curatore scientifico del Museo Luigi Cavallo – le opere presentate alla mostra in corso Poggio a Caiano concernono la figura come approccio all’ideale di continuità fra l’antico e il contemporaneo.

L’interessante retrospettiva – doveroso omaggio che il comune toscano ha voluto dedicare all’influente  Maestro – propone un consistente corpus di opere costituito da trenta dipinti originali di Ardengo Soffici oltre ad una quarantina di opere pittoriche e sculture realizzate da autorevoli artisti italiani che hanno lasciato segni indelebili nell’universo dell’arte novecentesca fra i quali Felice Carena, Carlo Carrà, Felice Casorati, Filippo De Pisis, Marino Marini, Mario Sironi, ecc. Soddisfatto di ospitare quest’esposizione di altissimo livello, il Direttore del ‘Museo Soffici’ Mauro Moriconi ha manifestato entusiasmo per tale mostra celebrativa grazie anche alla presenza di ulteriori opere di artisti storicizzati studiati ancora oggi per il loro importante contributo alla storia dell’arte. “Questa esposizione  – dichiara ancora Mauro Moriconi – offre un’occasione speciale per riscoprire un lato meno conosciuto di Ardengo Soffici; sebbene sia noto per il suo legame con il Futurismo e per le sue rappresentazioni del paesaggio toscano, qui Soffici ci mostra in effetti la sua sensibilità verso la figura umana, trattata con profondità e una nuova intensità.

In mostra si potrà oltretutto ammirare una varietà di interpretazioni della figura umana, esplorata da ciascun artista con prospettive e stili unici, che riflettono la loro visione e il carattere distintivo”. Eccellente intellettuale italiano del Novecento, il teorico del Futurismo Ardengo Soffici (1879-1964) fu studente all’Accademia di Belle Arti di Firenze ed ebbe stimolanti rapporti culturali con innumerevoli celebrità di livello internazionale che frequentò sia in Italia che all’estero; in primo luogo a Parigi, dove poco più che ventenne collaborò con riviste umoristiche e frequentò avanguardie quali Apollinaire, Braque, Gris, Jacob, Picasso, Matisse, Rosai, ed altri autori poi passati alla storia.

Ardengo Soffici si occupò d’arte, ma non solo, e nel corso della sua versatile carriera egli coniugò con successo linguaggi diversi : disegno, pittura, scrittura e critica, producendo variegate opere eccelse pure in campo letterario, ambito in cui si distinse collaborando peraltro con importanti riviste storiche fra cui Il Marzocco, Leonardo, Cultura dell’Anima, Lacerba, La Voce (la cui testata fu da lui stesso disegnata).

Per maggiori info : www.museoardengosoffici.it    

di Cristina Fontanelli

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