Ciclicità nella storia e nella moda, il pensiero di Vico

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La ciclicità nella storia e nella moda, secondo Giambattista Vico https://it.wikipedia.org/wiki/Giambattista_Vico, mostra come il passato influenzi il presente.

Il cerchio del tempo, un’intuizione rivoluzionaria

Il tempo non è una linea retta, ma un cerchio che si ripete. Questa visione, nata dalla mente del filosofo napoletano Giambattista Vico, continua a ispirare generazioni. Con la sua opera La Scienza Nuova, Vico ha proposto un concetto che ribalta le idee tradizionali sul progresso umano, la ciclicità degli eventi, dove il declino non segna una fine, ma un nuovo inizio.

Frontespizio del libro "La Scienza Nuova" di Giambattista Vico, edizione curata da Fausto Nicolini, pubblicata nel 1928 dalla casa editrice Laterza.

Frontespizio dell’opera “La Scienza Nuova” di Giambattista Vico, edizione del 1744 curata da Fausto Nicolini e pubblicata nel 1928 da Laterza

I cicli dell’umanità, dall’età degli dèi agli uomini

Secondo Vico, le società seguono un ciclo ricorrente di tre fasi principali, l’età degli dèi, caratterizzata dalla spiritualità e dalla legge divina; l’età degli eroi, dominata dalla forza e dall’onore; e l’età degli uomini, incentrata sulla ragione e la democrazia. Ogni ciclo, dopo una fase di caos, ritorna all’inizio.

Questa intuizione straordinaria si riflette nella storia, dalle rivoluzioni politiche ai cambiamenti economici, i “corsi e ricorsi storici” ci insegnano che tutto ciò che sembra nuovo è, in realtà, parte di un eterno ritorno.

Una data emblematica, il 23 gennaio di Giambattista Vico

Non è un caso che Vico sia ricordato proprio il 23 gennaio, giorno della sua scomparsa nel 1744. Nato in un’epoca di grandi trasformazioni culturali, il filosofo visse l’ascesa del razionalismo cartesiano, al quale oppose la sua visione umana e ciclica della conoscenza. La sua stessa vita, immersa nelle sfide del suo tempo, rappresenta un esempio del legame tra passato e presente.

Il fascino della moda, quando il passato torna in passerella

Uno degli esempi più visibili della ciclicità si trova nella moda, dove ciò che sembrava dimenticato ritorna come una tendenza attuale. Negli ultimi decenni, abbiamo assistito a un rinascimento di stili appartenenti a epoche passate:

Anni ’50 e ’60: Gonne a ruota, camicie con colletto Peter Pan e abiti eleganti sono tornati a dominare passerelle e boutique, celebrando la femminilità di quegli anni.

Anni ’70: Lo stile boho-chic, con pantaloni a zampa e stampe psichedeliche, ha ritrovato il suo spazio nella moda contemporanea.

Anni ’90 e 2000: Camicie di flanella, anfibi, tute in velluto e crop top rappresentano una vera rinascita dello stile grunge e urban.

La moda è un eterno ritorno, non solo estetica, ma un modo per rivivere la storia e reinterpretarla attraverso il presente.

L’arte artigianale, il ritorno del lavoro delle nonne

Un fenomeno affascinante è la rinascita dei lavori artigianali, come maglioncini, gilet e abitini all’uncinetto o in tricot https://it.wikipedia.org/wiki/Lavorazione_a_tricot, che un tempo erano simbolo della pazienza e della creatività delle nostre nonne. Oggi, questi capi tornano protagonisti, non solo per il loro fascino retrò, ma anche per il loro valore sostenibile.

Indossare un capo fatto a mano significa connettersi con una tradizione che attraversa le generazioni. Che sia un acquisto artigianale o un progetto DIY, questo ritorno alle origini rappresenta un legame con il passato che si rinnova nel presente.

Un’eredità che parla al futuro

La filosofia di Vico e i suoi “corsi e ricorsi storici” sono più attuali che mai. Ci ricordano che nulla è davvero nuovo, ma tutto è parte di un ciclo che si evolve, si trasforma e ritorna. Come la moda ripropone capi vintage, anche la storia ci invita a imparare dal passato per costruire un futuro migliore.

In un mondo in continua evoluzione, Vico ci insegna che l’innovazione non può prescindere dalle radici. La ciclicità degli eventi non è solo una teoria filosofica, ma un invito a riconoscere il valore eterno delle nostre tradizioni e a trovare in esse la chiave per il cambiamento.

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