Almasri, il cittadino libico che e’ accusato di torture ai migranti che nei centri in Libia,
sono in attesa di volere espatriare e che, secondo l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm),«è stato liberato a causa dell’inerzia del ministro della Giustizia» tutto ciò ha provocato una grande reazione nello scenario politico tra opposizione e partiti che sostengono il Governo di Giorgia Meloni.
All’opposizione del Governo: Angelo Bonelli, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, auspica che la Procura della Repubblica di Roma, guidata da Francesco Lo Voi, faccia chiarezza su eventuali omissioni e responsabilità.
Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, chiede l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sugli accordi tra Italia e Libia, sollecitando anche la premier a riferire in Parlamento.
Altre reazioni all’indagine su Meloni per il caso Almasri: Salvini: Vergogna; Barbara Berlusconi: «Giustizia a orologeria come con mio padre». Schlein: «La premier chiarisca in Aula» e ormai tutti i media ne scrivono. Il Procuratore protagonista di questo Avviso di Garanzia ha messo sulla scena internazionale il Governo italiano in una luce di dubbia opacità e sotto inchiesta!
Secondo Giorgia Meloni, “all’origine dell’indagine c’è la denuncia dell’avvocato Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra, molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per aver difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi».
I Partiti di maggioranza: Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, Noi Moderati che sostengono il Governo dichiarano con diversi toni che questa spettacolarizzazione contro il Governo sia la conseguenza dell’ ostilità della Magistratura alla proposta di legge all’esame sulla separazione delle carriere tra giudice e pubblico ministero!
Francesco Petrelli, Presidente Unione Camere Penali Italiane così si esprime: “Da mesi è altissima la tensione fra politica e magistratura e allo stato non è possibile comprendere ove la procura romana individui il limite fra il legittimo esercizio della discrezionalità politica esposta al solo sindacato dell’opinione pubblica e dall’elettorato ed il controllo di legalità fermo restando che anche la eventuale violazone di un trattato internazionale cui lo stato italiano debba ottemperare non può essere oggetto di una azione giudiziaria da parte della magistratura. Risulta pericoloso per gli equilibri dello Stato che, mentre si devono ancora accertare gli effettivi limiti e la correttezza dell’azione politica del governo davanti al Parlamento, si intervenga da parte del potere giudiziario con un’azione davvero eclatante che rischia di innescare ingiustificatamente un ulteriore motivo di tensione e di conflitto”
Aspettiamo, dunque, di vedere l’evoluzione di questa iniziativa giudiziaria. Il tema in discussione è il solito in questo tipo di avvenimenti.
Fino a che punto l’autorità giudiziaria può sindacare sull’attività politica del Governo? Ecco la necessità di trovare uno stabile equilibrio tra i poteri dello Stato, con qualunque Governo!
Attualmente, la maggioranza del Governo guidato dal Presidente Giorgia Meloni forza sulla separazione delle carriere; l’opposizione, presente anche in magistratura (una parte di quest’ultima platealmente ha abbandonato le aule all’inaugurazione dell’anno giudiziario per protesta, pur in presenza del Rappresentante del Governo) mostra i suoi muscoli.
Tutto, dunque, va a scapito del Cittadino comune, che perde fiducia tanto nella magistratura, tanto nel potere politico.
L’effetto e’ quello di allontanare i c.d. ben pensanti dalle stanze del potere.
Pensiamo che il corretto esercizio del diritto/dovere di voto dovrebbe avere effetti risolutivi.
Intanto esprimiamo la nostra convinta solidarietà alla Presidente Giorgia Meloni e ai Ministri che hanno ricevuto con Lei un Avviso di Garanzia perché sono i garanti per noi Cittadini del rispetto dei principi della Costituzione sulla quale hanno giurato davanti al Presidente della Repubblica.
Auguriamo a Tutti gli attori della Politica e della Magistratura, alle parti in conflitto, il massimo senso di Responsabilità etica per il miglioramento del Bene Comune.
Antonino Giannone
Editorialista del Network dei media on line A.N.I.M