Trenitalia: 100 miliardi di euro investiti per manutenzione

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Piano strategico 2025-2029

Lo scorso Dicembre 2024 il Governo ha introdotto il cosiddetto “Piano strategico 2025-2029”,  mirato alla trasformazione delle reti ferroviarie e all’attivazione di nuovi standard tecnologici mediante un investimento  di 100 miliardi di euro. Il progetto di manutenzione, presentato a Roma dai presidenti Stefano Donnarumma, Tommaso Tanzilli e dal Ministro dei trasporti Matteo Salvini, sarà finalizzato a una migliore qualità del servizio e a nuove opere stradali sul perimetro nazionale.

Cosa prevede il piano di manutenzione?

 “Il piano strategico che ci accompagnerà nei prossimi cinque anni avrà un impatto decisivo sull’assetto del Gruppo FS, mettendoci in condizione di superare le sfide attuali e quelle future”ha spiegato durante la presentazione del piano il Presidente Tommaso Tanzilli, poi ha continuato Sfide che potremo vincere solamente grazie a un programma certo di investimenti a livello infrastrutturale e tecnologico e all’apporto fondamentale delle persone del Gruppo che, quotidianamente, si impegnano per garantire un servizio all’altezza delle aspettative in tutti gli ambiti in cui operiamo.” In particolare, il piano di manutenzione provvederà a ridurre notevolmente i ritardi dei treni e a realizzare nuove linee ferroviarie in tutta Italia (dalla Sicilia fino al Trentino Alto-Adige),.

In quali regioni si concentrerà maggiormente il Piano strategico?

Il progetto prevede la manutenzione dei treni nella regione della Liguria, in particolare per favorire i collegamenti del sistema portuale con le linee ferroviarie del resto d’Italia. Stessa dinamica toccherà anche la tratta Napoli-Bari, prevedendo l’introduzione di treni ad alta velocità che ridurranno l’attuale arco temporale di 4 ore tra le due città a 2. Anche la Sicilia vedrà l’introduzione di collegamenti a doppi binari nella linea -Catania-Messina e tratti di doppio e semplice binario lungo la linea Palermo-Catania. Un ulteriore cambiamento verrà instaurato anche nella città di Firenze, con un sottoattraversamento che separerà i flussi di treni ad alta velocità da quelli regionali.

Quante persone usufruiscono dei treni ogni anno?

Ogni anno sono oltre 570 milioni i passeggeri che usufruiscono dei treni italiani. Numero destinato ad aumentare di oltre 100 milioni di persone nell’arco temporale di 5 anni. Per tale ragione, uno degli obiettivi principali del piano strategico, verterà sull’ampliamento dell’offerta commerciale, introducendo oltre 46 treni Frecciarossa, 145 treni regionali e 1200 bus a basse emissioni di CO2.

Impatto del piano di manutenzione nel Mezzogiorno

Innegabili i benefici sociali ed economici di cui godranno le principali città del Mezzogiorno, tra cui Napoli, Palermo, Reggio Calabria e Bari. La manutenzione e la realizzazione di nuove linee ferroviarie, garantirà infatti la riduzione del divario economico tra Nord e Sud, rendendo più veloci gli spostamenti per motivi di studio e lavoro. Inoltre, la costruzione di oltre 200 treni e l’ampliamento di reti ferroviarie, contribuiranno alla graduale crescita dell’occupazione giovanile e a una maggiore competitività economica del sud, favorendo lo sviluppo di attività commerciali e turistiche.

 

 

Secondo i dati statistici dichiarati, ogni anno le ferrovie italiane investono oltre 1,82 miliardi di euro nella manutenzione e messa in sicurezza dei treni. Nonostante tale valore appaia enormemente alto, i continui ritardi, mancanza di igiene all’interno dei treni e assenza di un’adeguata vigilanza, favoriscono un malcontento generale di milioni di italiani. Tra i servizi ferroviari più criticati vi è Trenord, tempestato quotidianamente da centinaia di recensioni negative per i treni sporchi, privi di acqua e carta igienica e per ritardi e cancellazioni non rimborsabili dell’ultimo minuto. Si spera dunque che i 100 miliardi di euro investiti per il futuro quinquennio, servano non solo alla realizzazione di nuove linee ferroviarie ma anche a stabilire una maggiore manutenzione di treni e linee ferroviarie già esistenti.

Viviana Maya Bellavista

 

 

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