La rivincita di Trump in un interessante libro di Gennaro Sangiuliano

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L’idea che Donald Trump potesse nel 2015 presentarsi candidato alla presidenza degli Stati Uniti d’America venne accolta allora dai più come una vera e propria “ sparata “: sufficienza e derisione verso il tycoon furono le prime reazioni del pubblico statunitense, ma poi via via che la candidatura andava perfezionandosi le sensazioni andarono cambiando facendo strada a sentimenti di stima e di ammirazione verso l’uomo che in quel momento sembrava interpretare più di ogni altro la vera essenza del popolo americano che iniziò a non sottovalutare il proficuo ex studente della New York Military Academy.

 Non altrettanto studiati e considerati sono stati i suoi primi quattro anni di presidenza, quei quattro anni al termine dei quali Trump decise di attaccare il Campidoglio per protestare contro una sua mancata rielezione che nel 2020 vide trionfare l’avversario Joe Biden.

Trump si è sempre mostrato come populista, protezionista, isolazionista ma soprattutto nazionalista, al limite del discriminatorio e queste sue posizioni gli hanno fatto valere, nel novembre del 2024, la rielezione a Presidente ( secondo uomo nella storia ad essere rieletto ).

Gennaro Sangiuliano, giornalista, saggista, ex ministro della cultura nel governo Meloni, descrive ora in un potente libro che intende mostrare da lontano le modalità della ripartenza, le vicissitudini personali, imprenditoriali e politiche di Donald Trump: l’interessante  e forbito volume ( 346 pagine fitte di notizie, informazioni, paradossi e contraddizioni edito da Mondadori editore ) è stato presentato a Roma, a palazzo Brancaccio, dallo stesso Sangiuliano in un confronto tra lui, il Presidente del Senato Ignazio la Russa, il senatore, politico giornalista, capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri ed il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Gianni Riotta, attuale editorialista del giornale La Repubblica.

Nel corso del dibatto che è seguito alla presentazione l’autore ha fatto presente che il libro è stato preparato già dal momento in cui si aveva la sensazione che Trump sarebbe stato eletto e che avrebbe probabilmente impresso alla storia un corso diverso dall’attuale, un nuovo corso che potrebbe avere riflessi anche sull’occidente e che il comportamento intransigente, ma non razzista, del quarantasettesimo presidente USA potrebbe rappresentare un notevole motivo di interesse anche per l’economia mondiale.

Un libro da leggersi tutto d’un fiato e con interesse in grado di rappresentare, in fondo, il profilo storico ed umano di un uomo in grado di cogliere come pochi altri il senso del suo tempo.

Andrea Gentili

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