Elezioni elettorali del 28 Luglio
Palermo- Giorno 2 febbraio 2025 il movimento d’inclusione per i Venezuelani in Sicilia ha tenuto una manifestazione di sensibilizzazione sull’ultimo colpo di Stato avvenuto in Venezuela lo scorso 10 gennaio. Il 28 luglio 2024, le elezioni venezuelane hanno visto la vittoria del diplomatico democratico Edmundo Gonzalez, il quale avrebbe dovuto avviare la nuova presidenza a inizio mese scorso. Nel settembre 2024, dopo il risultato delle elezioni, Maduro ha inviato un mandato di arresto a Edmundo Gonzalez, il quale per paura di un attacco alla sua persona, si è rifugiato in Spagna per ricevere asilo politico. Giorno 10 Gennaio, l’ex presidente Nicolas Maduro si è rifiutato di lasciare il posto al legittimo successore del Paese, rinchiudendosi nella sua residenza ufficiale a Caracas e corrompendo migliaia di poliziotti e soldati ufficiali per frenare con violenza le proteste del popolo in strada.
Maduro e il narcotraffico
“Nicolas Maduro è un dittatore e narcotrafficante di origine colombiana” ha detto in un’intervista il presidente del movimento Josè Francisco Farias-“durante il suo governo è diventato membro del cosiddetto Cartello dei Soli, una delle organizzazioni venezuelane più pericolose per il traffico di droga internazionale.” Subito dopo, il portavoce del movimento venezuelano, Domenico la Rosa, ha aggiunto “Il Venezuela vende petrolio a tanti paesi, tra cui Russia, Stati Uniti, Cina e Iran. Tuttavia in tutti questi anni Maduro ha usato i soldi ricavati da questi rapporti commerciali solo per comprare tonnellate di cocaina da espatriare in tutto il mondo. Non gli interessa nulla dei bisogni del suo popolo. L’assenza di prodotti di prima necessità e di medicine negli ospedali, ha causato e sta causando la morte di migliaia di persone, tra cui quella di mio cognato, ricoverato per un piccolo problema di salute e deceduto dopo un intervento per mancanza di farmaci adeguati”.
Corruzione di pubblici ufficiali
Sotto il Governo di Nicolas Maduro, lo stato venezuelano ha assistito a una delle più gravi crisi economiche ed emergenze umanitarie registrate nella storia del Paese, vedendo quotidianamente l’arresto e la tortura di centinaia di civili innocenti perché sospettati di “tramare contro il governo”. “In Venezuela ho visto soldati sparare a ragazzi poco più che bambini” ha detto in un’intervista Zuleima del Carmen, segretaria del movimento d’integrazione. “Le persone arrestate rimangono in carcere per anni, pur non avendo fatto nulla. Se si esce di casa per fare una semplice passeggiata e si passa davanti ad una manifestazione, c’è il rischio di essere ammanettati e arrestati”. La situazione attuale, sta inoltre causando dissidi politici anche con la Russia, uno dei principali acquirenti di petrolio del Paese.
Rapporti internazionali del Venezuela con Italia e Stati Uniti
Alla domanda su cosa ne pensassero sul giovane ragazzo italiano, Alberto Trentini, partito per il Venezuela per portare aiuti umanitari e incarcerato il 15 Novembre, Zuleima del Carmen ha detto: “Probabilmente è ancora vivo ma resterà detenuto per molto tempo. E’ possibile che il Governo venezuelano sia in silente trattativa con quello italiano. Non penso sia morto, il Venezuela andrebbe contro i suoi interessi mettendosi contro l’Italia. Il caso, segue la stessa linea d’onda di Cecilia Sala”. Subito dopo si è parlato dei sei americani liberati in Venezuela dopo mesi di prigionia. Alcuni di questi, si trovavano lì per vacanza. “L’America è uno dei maggiori acquirenti di petrolio del Venezuela. Maduro non si metterebbe mai contro Trump” ha detto la segretaria del movimento.
Come vivono i venezuelani in Italia?
Per coronare l’intervista, è stato infine chiesto cosa se ne pensasse del sistema integrativo italiano.
“Sono in Italia da vent’anni” ha detto Zuleima del Carmen- “ho messo su famiglia e ho lavorato per molto tempo. Gli italiani sono molto accoglienti ma si dovrebbero dare maggiori opportunità a tutti gli stranieri che come me si sono trasferiti in Italia. In Venezuela mi sono laureata in amministrazione del personale, in Italia ho trovato lavoro solo come badante. Purtroppo in Italia molti titoli stranieri non sono convalidati, negando dunque agli stranieri la possibilità di crearsi una vita migliore in questo Paese”.
Dopo la manifestazione a Palermo, il movimento d’inclusione venezuelano organizzerà eventi di sensibilizzazione anche a Messina e Catania. Obiettivo principale del movimento è rendere il più partecipe possibile la società italiana nel difficile periodo storico attraversato dal Venezuela per la lotta ai diritti umani. Attualmente, Edmundo Gonzalez è riconosciuto dal Parlamento europeo come l’unico presidente legittimo e democraticamente eletto in Venezuela, condannando l’emissione da parte del governo venezuelano del mandato di arresto nei suoi riguardi.
Viviana Maya Bellavista