Recensione del libro di Patrizia Cosenza ” L’ Avaro e la Cretina”

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“L’avaro e la cretina,” edito da Lupetti Edizioni, è un’opera intrigante e affascinante di Patrizia Cosenza, un’autrice che si distingue per la sua profondità e capacità di incantare. Questo libro esplora i due lati dell’amore attraverso una narrazione che è al tempo stesso evocativa e penetrante, trascinando il lettore in un mondo di emozioni contrastanti e dinamiche relazionali complesse.
Il romanzo racconta la storia di due personaggi diametralmente opposti: l’impavido e gigantesco sentimento di una “cretina” e l’avarizia insaziabile di un uomo che rappresenta l’avidità e l’egocentrismo. Cosenza dipinge un quadro vivace e realistico dell’amore e delle sue trappole, rivelando come i sogni innocenti e i desideri puri possano essere sfruttati da individui manipolatori e autoindulgenti.
Da una parte, troviamo il sentimento incontenibile di una donna, che potrebbe benissimo essere ogni lettore stesso. Questo amore è radicato nelle favole d’infanzia, nei ricordi della nonna che cucina il ragù la domenica mattina, e nelle storie romantiche di un tempo in cui un uomo e una donna si appartenevano per sempre, senza riserve né confini. Questo amore è puro, sincero e disarmato, ma anche vulnerabile e facile preda per l’avarizia.
Dall’altra parte, c’è l’avaro, un uomo che incarna l’epitome del successo pre-coronavirus. Un individuo sempre pronto a cadere in piedi, senza vizi evidenti, diplomatico e piacevole, ma che nasconde una meschinità borghese. Gridava “Qui, è tutto mio!” quando qualcuno osava entrare nella sua proprietà, cresciuto senza problemi né virtù, immune alle variazioni impreviste che forgiano la vera crescita personale. Il suo mondo è fatto di possesso e dominio, senza spazio per l’empatia o la condivisione.
Cosenza esplora l’illusione dell’amore romantico, marchiata nelle menti delle giovani donne attraverso le storie d’infanzia. Questo amore idealizzato si scontra con la cruda realtà rappresentata dall’avaro, un individuo che sfrutta e manipola senza scrupoli.
Nonostante la durezza del suo ritratto dell’avarizia, il romanzo lascia spazio alla speranza e alla possibilità di redenzione. La “cretina” non è destinata a rimanere vittima per sempre, ma può trovare la forza di liberarsi e ricominciare, lasciando che il ciclo continui con un nuovo avaro e una nuova cretina.
La prosa di Patrizia Cosenza è al tempo stesso poetica e profonda, capace di evocare immagini vivide e emozioni intense. Ogni pagina è un viaggio attraverso le sfumature dell’amore e dell’avidità, con descrizioni che risuonano nel cuore del lettore.
I personaggi sono costruiti con cura e dettaglio, rendendoli realistici e complessi. La “cretina” e l’avaro rappresentano archetipi universali, ma sono anche individui unici con storie personali che li rendono credibili e avvincenti.
“L’avaro e la cretina” di Patrizia Cosenza è un libro che merita di essere letto per la sua capacità di esplorare le dinamiche dell’amore e dell’avidità con una profondità e una sensibilità rara. Con una prosa incantevole e personaggi indimenticabili, Cosenza offre una riflessione potente e toccante sui due lati dell’amore, rivelando al contempo le trappole e le potenzialità di redenzione insite in ogni relazione umana.

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