di Erasmo Venosi
Il disimpegno di alcuni fondi di investimento, di alcune banche centrali e investitori nel settore green, condizionati da grandi imbonitori, falsi esperti e probabilmente in sintonia con i grandi gruppi delle multinazionali fossili stanno conducendo il Mondo su una traiettoria di rilevante rischio.
La verità però ha la testa dura e, l’emergenza climatica introduce un altro elemento di pericolosità nella complessa vicenda.
La corrente antartica svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del clima del pianeta. Questa circolazione denominata termoalina del Nord Atlantico (AMOC, Atlantic Meridional Overturning Circulation) è diminuita di intensità e sembra al limite dello spegnimento.
Il ltermine AMOC, in italiano si traduce in capovolgimento meridionale della circolazione atlantica, ed è il termine scientifico per indicare l’intera circolazione oceanica che, trasporta acqua e calore verso nord, e di cui una parte è la ben nota “Corrente del golfo”.
Le ricerche pubblicate indicano un rischio di gravissimo sconvolgimento del clima europeo come feedback del surriscaldamento indotto dalle attività umane.
Questa corrente oceanica, da non confondere con la corrente del Golfo perché parte del suo percorso lo compie accanto ad AMOC, ma parte da molto lontano ed è molto più intensa.
Possiamo immaginarla come un grande nastro trasportatore che interessa varie zone oceaniche: porta acqua calda all’oceano Atlantico, dall’emisfero australe a quello boreale, dal Sud Africa alle coste occidentali del nostro continente.
AMOC nella parte meridionale della Groenlandia impatta con temperature più basse. Sappiamo che è più densa l’acqua fredda rispetto a quella calda pertanto AMOC, si inabissa anche fino a 3000 metri.
A questa profondità AMOC, cambia direzione, si gira e ritorna verso Sud dove la sua temperatura cresce, si riscalda e comincia un nuovo ciclo e quindi un nuovo giro.
Piogge e temperature sulle sponde dell’Atlantico dipendono da questi flussi oceanici. Gli scienziati hanno anche determinato quanto calore, quindi quanta energia termica AMOC cede all’atmosfera nella sua risalita : 50 volte l’energia usata da tutti gli abitanti della Terra.
La principale ragione del rallentamento ha a che fare con il riscaldamento globale, ma anche con la salinità delle acque.
La massa d’acqua a sud Groenlandia è diventata sempre meno salata.
Questo perché grandi quantità di ghiaccio marino dall’Artico e soprattutto terrestre dalla Groenlandia si sciolgono e si riversano in mare.
Inoltre il riscaldamento globale favorisce l’evaporazione marina ai tropici e nelle regioni sub-polari e quindi maggiori precipitazioni, che pure contribuiscono a diluire l’acqua marina.
Oggi i livelli di salinità della parte fredda sono i più bassi da 120 anni, quando sono iniziate le prime misurazioni.
Alla salinità minore corrisponde una densità minore (densità è il rapporto tra la massa e il volume). IL rimescolamento di AMOC con acqua dolce comporta la difficoltà a inabissarsi e quindi tutta la circolazione rallenta.
Simulando nei modelli gli effetti prodotti dall’arresto di AMOC si è ottenuto che tutto l’emisfero settentrionale diventa molto freddo e l’emisfero meridionale con temperature molto elevate.
Questa condizione esalterebbe gli eventi meteorologici estremi mentre la variabilità meteorologica ucciderebbe l’agricoltura.
Le emissioni continuano a crescere e l’ultimo dato certificato è quello del 2023 con un record storico di 57,1 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente, in aumento dell’1,3% rispetto al 2022. Andiamo in direzione opposta a quella richiesta!
Questo mese, in vista della COP 30 che si terrà a dicembre in Brasile, i Paesi delle Nazioni Unite dovranno consegnare, come previsto dall’accordo di Parigi, gli aggiornamenti dei loro piani di azione climatica, le NDCs (Natinoally Determined Contributions).
IL“ tempo Trumpiano” condizionerà tutta la impostazione di politica climatica e gli effetti si riveleranno in maniera sempre più evidente.
Erasmo Venosi