Antonio Dal Cin, graduato del Ruolo d’Onore del Corpo della Guardia di Finanza, riconosciuto vittima del dovere ed equiparato alle vittime del terrorismo, vince la causa contro il Ministero dell’Interno. La sentenza è definitiva.
La Corte d’Appello di Roma, IV Sezione Lavoro, con Sentenza n. 2621/2024 pubbl. il 15/07/2024, RG n. 233/2022, respinge l’Appello Ordinario e l’Appello Incidentale promossi dal Ministero dell’Interno contro il finanziere Antonio Dal Cin, confermando la Sentenza Tribunale di Latina, Sezione Lavoro, n. 1242/21, pubbl. il 25/11/2021, RG n. 3985/2018, che ha accolto il ricorso dell’Avv. Ezio Bonanni, Patrocinante in Cassazione e presso le Magistrature Superiori, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che assiste il finanziere in tutte le sedi di giustizia, così come altre centinaia di militari delle Forze Armate ed appartenenti alle Forze dell’Ordine vittime dell’amianto, dell’uranio impoverito, di altri cancerogeni, del gas radon e dei vaccini. Antonio Dal Cin ha prestato servizio nella Guardia di Finanza in particolari condizioni ambientali ed operative, dove ha subito una forte esposizione a fibre e polveri di amianto ed altri agenti cancerogeni che gli hanno determinato l’insorgenza dell’asbestosi pleurica, malattia altamente invalidante e quasi sempre mortale, oltre ad altre gravi patologie.
La Corte d’Appello di Roma, con sentenza passata in giudicato lo scorso 15.01.2025, condanna il Ministero dell’Interno e rende così giustizia al finanziere, che comunque continua a lottare per ottenere il risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi, nessuno escluso. Il prossimo 11.02.2025, a pronunciarsi sarà il Consiglio di Stato, a cui l’Avv. Ezio Bonanni ha presentato ricorso in appello NRG 202202285, Sezione 2, data di deposito 17.03.2022, dopo la precedente vittoria al T.A.R. del Lazio, con condanna del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tuttavia, la Quarta Sezione del Tribunale Amministrativo del Lazio, con la decisione N. 01995/2022 del 18.02.2022, sebbene accolga il ricorso, in modo del tutto illogico, immotivato e fuorviante, sorvola su tutta la granitica e consolidata giurisprudenza, applicando per la prima volta ad un militare le Tabelle Inail, quando i militari non hanno l’assicurazione Inail e da sempre nelle aule di giustizia vengono applicate le tabelle del Tribunale di Milano. Recentemente, trovano applicazione anche quelle del Tribunale di Roma, che sono più favorevoli, a partire dal fatto che valorizzano il danno morale, non attraverso un importo fisso, ma con la previsione di range percentuali molto ampi e quindi vengono considerate più idonee a garantire il pieno e completo risarcimento del danno in tutte le sue diverse componenti. Molte sono le sentenze in cui già trovano applicazione. Non si comprende come sia stato invece possibile applicare le Tabelle Inail nel ricorso di Antonio Dal Cin. Sempre il T.A.R. del Lazio, nonostante la CTU del Tribunale di Latina abbia riconosciuto al finanziere Dal Cin una invalidità del 50% come Vittima del Dovere, incredibilmente applica una invalidità del 5%, dieci volte inferiore a quella già riconosciuta dalla legge, con un risarcimento del tutto irrisorio, che ammonta a 20.000,00 Euro. Infatti, l’Avv. Ezio Bonanni, applicando al centesimo le tabelle del Tribunale di Milano formula richiesta di risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi, patrimoniali e non patrimoniali, compreso il danno biologico e quello esistenziale, quindi tutti i danni, nessuno escluso, per un ammontare pari a 1.632.568,50. Il finanziere Antonio Dal Cin commenta: “ringrazio l’Avv. Ezio Bonanni per questa ulteriore importante vittoria, dove abbiamo ottenuto la condanna definitiva del Ministero dell’Interno. Auspico che il prossimo 11 febbraio 2025, il Consiglio di Stato accolga la legittima domanda di risarcimento, applicando innanzitutto le Tabelle del Tribunale di Milano, storicamente applicate ai militari in tutte le sedi di giustizia, e riconosca l’invalidità del 50% come Vittima del Dovere, già riconosciuta a mezzo CTU dal Tribunale di Latina e confermata dalla Corte d’appello di Roma, con sentenza di condanna definitiva del Ministero dell’Interno, e tenga anche conto di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali, nessuno escluso, compreso il danno biologico ed esistenziale, riconoscendo un giusto ed equo risarcimento nei confronti di un uomo dello Stato, condannato a morte attraverso le fibre di amianto. Appare del tutto evidente che la precedente sentenza del TAR del Lazio non ha tenuto conto della domanda tesa ad ottenere l’integrale ristoro di tutti i danni patiti e patiendi, nessuno escluso, sorvolando su quella che da sempre è considerata una consolidata e granitica giurisprudenza. Inoltre, è stata presa in considerazione una percentuale di invalidità dieci volte inferiore a quella già riconosciuta al finanziere Antonio Dal Cin, quale Vittima del Dovere, che ricordiamo non è del 5%, ma del 50%. E’ su questa invalidità che si fonda il ricorso per tutelare un militare, che per tutte le patologie di cui risulta affetto è invalido al 100%. Dunque, non può esserci alcuna discriminazione tra le Vittime, così come c’è stata precedentemente su questo caso, dove per la prima volta in Italia si applicano le Tabelle Inail su una percentuale dieci volte inferiore a quella realmente riconosciuta dalla legge, determinando in modo del tutto incomprensibile ed inaccettabile l’irrisorio risarcimento dei danni pari a 20mila Euro”.
Antonio Dal Cin