di Vincenzo Caccioppoli
Parte oggi a Parigi il vertice internazionale di due giorni sull’intelligenza artificiale. L’evento si tiene al Grand Palais, dove si ritroveranno i rappresentanti di un centinaio di Paesi, insieme a investitori e a dirigenti delle principali aziende del settore. Per l’Italia, assente il premier Giorgia Meloni, ci sarà il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Presenti anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il vice presidente statunitense James David Vance e il vice primo ministro cinese Zha Guoqing. Uno dei principali obiettivi del summit è quello di arrivare a degli impegni non vincolanti nel campo della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente da parte dei principali attori del settore.
Intanto il padrone di casa Emmanuel Macron svela l’investimento considerevole della Francia su l’intelligenza artificiale: l’Eliseo ha affermato che l’investimento degli Emirati Arabi Uniti includerebbe il finanziamento di un data center da 1 gigawatt. L’intelligenza artificiale deve avere “sempre e comunque al centro l’uomo” con una “visione antropocentrica, in cui la scienza è al servizio dell’uomo e non viceversa”.
Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine del Summit sull’intelligenza artificiale in corso a Parigi. “L’Unione europea deve sempre di più sviluppare una propria visione per affrontare questa grande sfida, raggiungendo anche una autonomia strategica rispetto agli altri due grandi attori, gli Stati Uniti da una parte e la Cina dall’altra”, ha affermato Urso, che ha partecipato ad un panel dedicato all’impatto dell’IA nel mondo del lavoro. La Commissione europea in questa fase deve “implementare quanto già fatto insieme nel regolamento sull’intelligenza artificiale” e “aggiornare la nostra strumentazione per recuperare i ritardi sugli investimenti che si realizzano in altri continenti per restituire competitività alle imprese e al continente europeo”, ha affermato Urso. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha incontrato, a margine del Vertice sull’Intelligenza Artificiale, il Ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità Industriale e Digitale francese, Éric Lombard, per un confronto sulle relazioni bilaterali tra i due Paesi e sulle strategie europee per la competitività.
Al centro della discussione, la necessità di rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa e ridurre le dipendenze da attori globali in settori chiave. “L’Europa deve agire con coesione e unità di intenti, sia nel confronto con gli Stati Uniti sia nel contrastare l’egemonia cinese”, ha dichiarato il Ministro Urso. “Abbiamo bisogno di una risposta forte e immediata sulla competitività, per garantire il futuro della nostra industria”.
Urso e Lombard hanno condiviso una visione comune sulle priorità industriali europee. L’Italia ha già presentato alle istituzioni europee documenti strategici per rafforzare la competitività del continente, tra cui proposte sulla semplificazione normativa (con i Paesi Bassi), la revisione del CBAM (con la Polonia), il settore automotive (con la Repubblica Ceca, sostenuto da 15 Paesi), lo spazio (con la Germania) e la microelettronica (con i Paesi Bassi). Parallelamente, il governo italiano sta valutando l’adesione a iniziative promosse dalla Francia nei settori della siderurgia e della chimica. “Italia e Francia condividono la stessa visione su molte delle sfide che l’industria europea sta affrontando”, ha aggiunto Urso. “Stiamo lavorando insieme, anche con il ministro per l’industria francese Marc Ferracci, a soluzioni comuni, perché solo con una strategia coordinata l’Europa potrà competere con le grandi potenze globali.
Uno dei temi chiave dell’incontro è stato il ritardo europeo nel settore spaziale, con particolare riferimento alla realizzazione del programma IRIS². “Quando IRIS² sarà pienamente operativo, l’Europa avrà circa 290 satelliti in orbita bassa, mentre gli Stati Uniti ne avranno già oltre 40.000”, ha sottolineato Urso. “Serve un cambio di passo: l’Europa deve accelerare lo sviluppo della propria infrastruttura spaziale se vuole restare competitiva”. I ministri hanno anche discusso delle sfide del settore della microelettronica e della produzione energetica nucleare anche per la competitività delle industrie energivore, come siderurgia e chimica. L’incontro è stato inoltre l’occasione per fare un punto sui risultati dei gruppi di lavoro del Trattato del Quirinale, la cui prossima riunione sulle tematiche industriali si terrà a Parigi.