A Montevarchi, un piccolo comune in provincia di Arezzo, la questione della mensa scolastica è salita agli onori delle cronache, sollevando polemiche e riflessioni su un tema delicato: il diritto al pasto per tutti i bambini, indipendentemente dalla situazione economica delle loro famiglie. La decisione dell’amministrazione di distribuire pane e olio ai bambini i cui genitori non avevano pagato il ticket mensa ha suscitato reazioni contrastanti.
In altri casi il Tar di Milano ha dato ragione al Comune per quanto riguarda l’ esclusione dei bambini non paganti alla mensa.
La scelta allora è etica.
La Sindaca di Montevarchi ha individuato una soluzione che può o meno piacere, ma va incontro alle esigenze, seppur in qualche modo portando avanti una distinzione percepibile ai bambini che dovrebbero poter essere trattati allo stesso modo, paganti e non. E’ una questione di civiltà .
La scelta di offrire pane e olio ai bambini che non avevano pagato il ticket mensa è stata una decisione pragmatica e, in un certo senso, innovativa. Piuttosto che lasciare i bambini a digiuno o isolarli, l’amministrazione ha optato per una soluzione a chilometro zero, utilizzando materie prime di buona qualità. Questa scelta non solo garantisce un pasto ai bambini, ma anche valorizza i prodotti locali e promuove un’alimentazione semplice e sana.
Uno degli aspetti più delicati della vicenda riguarda la distinzione tra i genitori che non pagano il ticket mensa per motivi economici e quelli che, pur potendo permetterselo, scelgono di non farlo. L’amministrazione comunale ha sottolineato che la misura non intendeva penalizzare i bambini, ma piuttosto responsabilizzare i genitori che abusano del sistema.
Tuttavia, è essenziale ricordare che, indipendentemente dal comportamento dei genitori, i bambini non devono mai essere penalizzati. Il diritto all’alimentazione e all’accudimento è fondamentale e deve essere garantito a tutti, senza distinzioni.
La scelta di distribuire pane e olio, seppur criticata da alcuni, rappresenta una soluzione dignitosa e rispettosa della qualità dei prodotti. L’idea di utilizzare materie prime di buona qualità e a chilometro zero dimostra un impegno verso l’alimentazione sana e sostenibile. È un tentativo di mantenere un equilibrio tra la necessità di educare i genitori al rispetto delle regole e l’obbligo di garantire un pasto ai bambini.
La vicenda ha sollevato un dibattito più ampio sulle politiche sociali e sul ruolo delle istituzioni nel garantire i diritti fondamentali. È evidente che, in tempi di crisi economica, molte famiglie possono trovarsi in difficoltà e necessitare di sostegno. Tuttavia, è altrettanto importante prevenire gli abusi del sistema e promuovere una cultura di responsabilità e solidarietà.
La decisione di Montevarchi rappresenta un tentativo di trovare una soluzione di equilibrio tra il rispetto delle regole e la necessità di garantire un pasto a tutti i bambini. È una soluzione che, pur tra le polemiche, ha cercato di affrontare un problema complesso con pragmatismo e attenzione, anche se sarebbe meraviglioso poter arrivare a garantire a tutti i bambini un posto alla mensa scolastica, indipendentemente dal contributo o meno delle famiglie.
Vicenda Mensa Montevarchi: tra sentenze e pragmatismo, il diritto ad essere bambini
Last modified: Del 11 Febbraio 2025 alle ore 10:42