Una nuova proposta di legge per il sostegno alle famiglie e alla natalità: l’iniziativa del movimento Pensiero Popolare Italiano
Il calo delle nascite in Italia e in Europa è uno dei temi più urgenti sul piano sociale ed economico. Secondo i dati Eurostat, il tasso di fertilità medio nell’Unione Europea è sceso a 1,53 figli per donna nel 2022, ben al di sotto del 2,1 necessario per garantire la stabilità demografica. In Italia la situazione è ancora più critica, con un tasso di natalità intorno a 1,3 figli per donna, un dato che prefigura un progressivo invecchiamento della popolazione e mette a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico e sanitario.
Le ragioni di questa crisi sono molteplici: precarietà economica, difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia, costi elevati per la crescita dei figli e un contesto culturale che ha progressivamente spostato l’attenzione su valori più individualistici. Secondo alcune stime, crescere un figlio fino alla maggiore età può costare fino a 113 mila euro, un dato che scoraggia la formazione di famiglie numerose.
In questo contesto, la proposta di legge avanzata dal movimento Pensiero Popolare Italiano prevede l’istituzione di una Fondazione per la Famiglia. L’obiettivo dichiarato è fornire un aiuto concreto alle famiglie numerose o in difficoltà economica, con l’intento di incentivare la natalità e promuovere un modello di crescita demografica sostenibile.
L’iniziativa si inserisce in un quadro normativo più ampio, che include l’articolo 31 della Costituzione, il Piano Nazionale per la Natalità e le direttive europee sul sostegno alle famiglie, come la Raccomandazione 2019/1158 sull’equilibrio tra vita professionale e privata.
La fondazione avrebbe una natura giuridica privatistica ma con una chiara rilevanza pubblica, garantendo trasparenza nella gestione e il coinvolgimento delle istituzioni nel monitoraggio delle attività.
La proposta di legge introduce diverse forme di aiuto alle famiglie, con due principali categorie di intervento. Da un lato, sono previste misure di sostegno al reddito, rivolte in particolare ai nuclei con tre o più figli e ai genitori single in difficoltà economica. Dall’altro, si introducono agevolazioni fiscali per incentivare la natalità, in continuità con l’assegno unico universale già in vigore.

ph by mPPI
I destinatari delle misure comprendono i nuclei familiari composti da cittadini italiani o comunitari stabilmente residenti in Italia, le famiglie monogenitoriali in condizioni di fragilità economica o sociale e i figli di persone detenute, a cui si intende garantire un adeguato supporto economico e sociale. Il sostegno è esteso anche alle famiglie, sia mono che bi-genitoriali, con donne in gravidanza a partire dal quinto mese, così come ai nuclei familiari di cittadini extracomunitari con figli nati in Italia e un reddito da lavoro.
Il sistema di finanziamento della Fondazione prevede la gestione di fondi esclusivamente destinati agli obiettivi statutari, con un bilancio annuale approvato da un Comitato di Gestione e sottoposto a verifica da parte della Corte dei Conti e del Ministero dell’Economia.
La proposta di legge si pone come integrazione alle misure di welfare già in vigore, cercando di colmare le lacune esistenti. Ad esempio, l’assegno unico e universale per figli a carico, introdotto nel 2021, prevede un sostegno massimo di 199,40 euro per figlio per le famiglie con un ISEE fino a 17.090 euro, con un importo minimo di 57 euro per chi ha un ISEE superiore a 45.574 euro.
La nuova iniziativa punta a offrire un aiuto aggiuntivo alle famiglie che non rientrano nelle fasce di reddito più basse ma che, pur avendo un reddito medio (tra 25.000 e 40.000 euro), si trovano comunque in difficoltà economiche. Inoltre, si presta particolare attenzione ai genitori separati con figli a carico, spesso esclusi da forme di sostegno adeguate.
Se approvata, questa legge rappresenterebbe un passo significativo verso una maggiore attenzione alle famiglie, riconoscendone il ruolo centrale nella società. La sfida sarà garantire un equilibrio tra l’intervento pubblico e privato, evitando sovrapposizioni con le misure esistenti e assicurando un utilizzo efficace delle risorse. Se riuscirà nell’intento, questa proposta potrebbe diventare un modello per altre iniziative a livello nazionale ed europeo.