Parlare di sport è non solo molto stimolante per gli appassionati ma è anche civicamente molto importante, soprattutto alla luce dell’introduzione della modifica dell’Art.33 della Costituzione realizzata nel 2023.
Come è noto infatti la riforma ha inteso evidenziare l’importanza dello sport recitando così: “la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico della attività sportiva in tutte le sue forme”. Si tratta evidentemente di un cambiamento significativo che equipara lo sport ad altri diritti fondamentali, quali la cultura e l’istruzione.
La diffusione della pratica sportiva diviene quindi un elemento imprescindibile sia per gli effetti concreti che dovrebbe avere sulle politiche pubbliche, aumentando il sostegno allo sport, che per gli organismi sportivi chiamati a mettere in atto e a supportare azioni concrete di promozione dell’attività sportiva in generale.
L’ Equitazione, rispetto ad altri sport, pur organizzati in Federazioni, ha un significativo valore aggiunto costituito dal Cavallo, che è un essere “senziente”. Ciò vuol dire che anche il Cavallo, così come gli altri animali percepisce e prova sensazioni, emozioni, dolore e piacere. In altre parole, gli animali sono considerati senzienti perché hanno una capacità di esperienza soggettiva, che include la capacità di soffrire, di provare stress o piacere. Questo concetto sta alla base delle normative che tutelano il benessere animale, poiché riconosce che gli animali non sono solo esseri biologici, ma creature in grado di vivere esperienze emotive e sensoriali.
Questo riconoscimento giuridico, è previsto dall’Art. 13 del Trattato di Lisbona, e implica l’obbligo di proteggere gli animali da trattamenti che possano causare loro sofferenze evitabili.
L’Equitazione, in tutte le sue declinazioni di disciplina, è attività sportiva in cui due cuori, due menti e due corpi comunicano direttamente attraverso una componente tecnica ed una empatica. Corre quindi doveroso sottolineare che questo concetto impatta decisamente sulla nostra responsabilità nei confronti degli animali e del Cavallo nel caso specifico.
Di conseguenza, il termine “Rispetto” diviene assolutamente centrale, e si traduce in un approccio etico alla gestione, all’addestramento e “all’utilizzo” di questo meraviglioso Essere. Un addestramento basato sulla comunicazione e non sulla coercizione, condizioni di vita adeguate, un uso responsabile nelle competizioni, attenzione alla salute e al recupero fisico sono temi sempre più centrali nelle discussioni sul futuro dell’equitazione, anche in relazione alla percezione pubblica dello sport e alle normative sul benessere animale.
Quindi il Cavallo è molto più di un atleta, ripetiamolo ancora, è un ESSERE SENZIENTE!!! Nel 2022 l’Art. 9 della nostra Costituzione è stato modificato introducendo un secondo comma, in cui vi è un riferimento esplicito alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli animali.
La nostra Costituzione riconosce anche la protezione degli animali come un principio fondamentale, che richiede la formazione di una nuova consapevolezza.
Il futuro dell’equitazione dipende quindi anche dalla capacità di stimolare su tutti i piani la formazione di una equilibrata mentalità che metta al centro il benessere del cavallo. Giova sottolineare che i regolamenti, le normative, i criteri di giudizio, la formazione, dovranno tenere conto di una reale conoscenza delle sue esigenze e del suo modo di comunicare, togliendo di mezzo approcci incompetenti e talvolta estremisti. Il presupposto sarà sempre uno, e cioè che la creatura cavallo è capace di provare emozioni, di riconoscere le persone, di percepirne lo stato d’animo, di sviluppare legami sociali e comunicare in modo sottile ma profondo.
Questa consapevolezza impone all’uomo un dovere etico che non sarà quello di “umanizzarlo” ma di trattarlo sempre con grande Rispetto, di ascoltarlo e costruire con lui un rapporto basato sulla fiducia e sulla comprensione. Un Cavallo che si sente compreso e rispettato, infatti, risponderà con fiducia, equilibrio e serenità. Al contrario, la coercizione, la paura e l’imposizione distruggono questo legame che invece viene rafforzato con la pazienza, la coerenza e l’empatia.
La scienza ha dimostrato che il benessere fisico e mentale del cavallo influisce direttamente sulle sue prestazioni e sul suo stato emotivo. Quindi un Cavallo sereno è un cavallo che può esprimersi al meglio, sia nello sport che nella relazione quotidiana con l’uomo.
Il valore aggiunto dell’equitazione sta nell’imparare a relazionarsi con il cavallo, e ciò prevede lo sviluppo di alcune competenze e capacità che sono molto utili anche nella vita di tutti i giorni e nella relazione con le altre persone. Questo stimolante cammino di crescita da fare assieme al nostro fedele compagno risulterà essere di grande ausilio anche per la conoscenza della nostra parte più profonda ed inesplorata………… richiamando quello che scrisse Platone “la più grande ed importante vittoria è la conquista di noi stessi”. Per questo il cavallo è considerato un Maestro di vita!
Perfetto e centrato, mi piacerebbe conoscere quel valore aggiunto e chi ne conosce la pratica per raggiungerlo, perché stiamo parlando di identità equestre.
Caro Paolo, capisco perfettamente quello che hai scritto e ne condivido appieno le tue parole, ti conosco da molti anni e so quanti sforzi hai e stai facendo per questa “identità equestre”, sai che anche io la penso e pratico da sempre questa filosofia e so anche quanti insulti e disappunti ho preso all’inizio per il modo con cui pratico l’equitazione naturale di campagna, il valore aggiunto come dici purtroppo non è per tutti o meglio i tutti preferiscono ancora i metodi tradizionali quindi, tempi brevi nell’addestramento dei cavalli, utilizzo di strumenti tradizionali. Insomma i cavalli ci sono da 40 milioni di anni e si tramandano questo tempo, gli umani in 4 step pretendono che sia già pronto, quindi il lavoro da fare è su di loro, se questo non si fa o non viene compreso e praticato il cavallo di conseguenza poi risponderà. Quello che scrive Clara è giusto, le intenzioni sono positive ma ci vuole concretezza nella pratica e continuare nella conoscenza e sviluppo.
Bellissime parole ma purtroppo in un paese poco civile e con scarsa educazione civica come il nostro i fatti non seguono sempre le parole
Infatti, anche al giorno d’oggi, queste bellissime e sensibilissime creature vengono maltrattate e abusate quasi quotidianamente e spesso anche sotto agli occhi della Fise e di tutti gli altri enti che dovrebbero garantirne la tutela . Denunciare è quasi impossibile perché la regola è vedere e tacere se sì vuol continuare a lavorare in questo contesto. Allora ho scelto, nel mio piccolo di amare e rispettare i cavalli ancor di più e di insegnare ai miei allievi a fare altrettanto. È poco, lo so e lo sento, ma se riesco ad instillare anche solo ad uno dei miei ragazzi il rispetto, l’amore e la tutela per questi esseri meravigliosi nel mio cuore avrò vinto una piccola battaglia
Concordo pienamente questo tuo pensiero. Purtroppo in un paese dove è consentito abusare e le tutele non esistono queste creature divengono vittime di un sistema rivolto unicamente verso il Dio denaro, difficile segnalare abusi e maltrattamenti.
Equitazione: Sport nobile e antico quanto il mondo, nella cui pratica l’amazzone e il cavaliere sono finalmente uguali, senza distinzioni di genere, di età, resi simili da un cuore generoso e da una sensibilità profonda. Quando ti avvicini al mondo animale, in specie al cavallo, con questo spirito, scopri possibilità infinite di gioia purissima ed apprendimento. Grazie ai nostri meravigliosi Amici animali per tutto quanto ci sanno regalare!