Terza serata del Festival: Musica e Duran Duran

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La terza serata del Festival di Sanremo è già nella storia, Carlo Conti dopo quarant’anni ha riportato a Sanremo i Duran Duran che hanno infiammato l’Ariston e tutta l’Italia con le loro musiche più famose, “The wild boys” è sempre eterna, i Duran Duran si esibiscono in modo pazzesco, perfetto insieme a Victoria dei Maneskin e a fine esibizione Simon Le Bon bacia Katia Follesa, una delle due co-conduttrici della serata, chi lo avrebbe mai detto nel 2025. Parlando delle co-conduttrici della serata sono a loro agio e si vede, la comica Katia Follesa tra battute pungenti si prende la scena, Miriam Leone incanta sul palco così come la cantante Elettra Lamborghini che esce con tutta la sua grazia dal magnifico quadro della Venere di Botticelli.

Venendo alla gara, nella seconda serata si sono esibiti i quattordici cantanti, Noemi brilla con la sua voce, Gabbani ci fa ricordare cos’è la felicità e la vita un vero e proprio inno, i Come cose ricordano il significato dell’amore, Tony Effe torna se stesso e porta Roma a Sanremo, i Modà ci portano sentimenti e a ancora Clara con la sua eleganza, Joan Thiele una musica che prende moderna, Olly la giovinezza e a fine esibizione viene acclamato dall’Ariston, Sarah Toscano sblocca ricordi così come Irama in stato di grazia così come Brunori Sas con il suo dolce brano di affetto tra genitori e figli, Gaia che porrà una musica che è già una hit e infine i rapper Tormento, Joshua, Shablo e Gue Pequeno che portano la musica rapper all’Ariston.

La gara ha visto anche il vincitore della categoria Nuove proposte nel nome del cantante Settembre con il suo brano “Vertebre” applausi per i giovani che ci mettono la passione, l’impegno. Parlando degli ospiti il Festival di Sanremo si apre con la grande esibizione del cantante Edoardo Bennato, Iva Zanicchi che voce incanta l’Ariston cantando le canzoni con cui ha vinto per tre volte, record, il Festival. Il teatro patologico porta in scena una delle loro piece teatrali in modo fantastico bravi e poi Samuele Parodi bambino di undici anni tuttologo della storia del Festival di Sanremo, con un futuro da conduttore e che nelle vesti di co-conduttore lancia come descritto da lui stesso un veterano della musica italiana Massimo Ranieri che musica brividi. Ecco la musica, ecco il festival ecco il Festival di Sanremo ovvero la gioia della Vita.

Antonio Simondi

Foto RAI play

 

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