Un ponte di arte e cultura: connessioni creative tra America e Italia
Dal 6 marzo al 20 aprile 2025, il Culture Lab di Long Island City a New York ospiterà Art Exchange: America & Italy, un evento espositivo che vedrà la partecipazione di 94 artisti italiani e americani per un totale di 110 opere in mostra “senza filtri né etichette. Solo arte, lasciata libera di esistere nel flusso delle sue molteplici declinazioni”.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Rambaldi Promotions in collaborazione con il Culture Lab LIC e patrocinata dalla Fondazione Culturale Carlo Rambaldi, non è solo un’esposizione d’arte, ma un progetto che mira a creare connessioni culturali attraverso il linguaggio artistico.
Dopo la tappa americana, la rassegna arriverà in Italia dal 17 luglio al 24 agosto 2025 in sedi ancora da definire, rafforzando così l’idea di uno scambio continuo tra due mondi artistici distinti ma complementari. Un catalogo raccoglierà le opere in mostra. Il ricavato sarà destinato al Culture Lab LIC, un gesto di riconoscenza verso chi ha dato casa al progetto.
Arte come linguaggio senza confini
L’arte ha sempre avuto il potere di trascendere i confini geografici e culturali, fungendo da strumento di dialogo e inclusione. Art Exchange: America & Italy incarna questa visione, offrendo una piattaforma di visibilità a talenti emergenti e affermati, e promuovendo la contaminazione tra diverse forme espressive.
Come affermato da Daniela Rambaldi, vicepresidente della Fondazione Carlo Rambaldi e curatrice dell’evento insieme a Tess Howsam, “Questa mostra celebra l’arte, la cultura e il legame che unisce le nostre nazioni. È un onore portare avanti questo progetto e dare il via alle celebrazioni per il centenario di mio padre, Carlo Rambaldi”.
Victor Rambaldi, presidente della Fondazione, sottolinea come l’iniziativa incarni il valore dell’inclusione, promuovendo l’arte come veicolo di connessione globale.
Un omaggio a Carlo Rambaldi nel centenario della sua nascita
L’evento assume un valore simbolico ancora più profondo poiché segna l’inizio delle celebrazioni per il centenario di Carlo Rambaldi, genio degli effetti speciali e vincitore di tre Premi Oscar per capolavori come E.T., Alien e King Kong. Rambaldi ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Lamezia Terme, diventando una figura di riferimento anche per la scena culturale italiana.
Questa mostra, quindi, non è solo un tributo all’arte in senso generale, ma anche un omaggio alla capacità visionaria di un artista che ha trasformato la fantasia in realtà attraverso il cinema.

logo centenario Rambaldi (ph Fondazione Rambaldi)
Un dialogo tra stili e visioni artistiche
L’esposizione accoglierà le opere di 71 artisti italiani e 23 americani, rappresentando così un’ampia gamma di linguaggi espressivi che spaziano dalla pittura alla scultura, fino alla fotografia. Tra i nomi presenti troviamo artisti del calibro di Albani Giada, Bandirali Antonio, Chiovaro Daniele, Grimes Devon, Maizianne Anne, Pietrapiana Cristián e molti altri, ciascuno con la propria interpretazione dell’arte come mezzo di comunicazione universale.
L’idea alla base dell’iniziativa è quella di creare un incontro tra due culture artistiche ricche di storia e innovazione, in un contesto che favorisca lo scambio e la crescita reciproca.
Giuseppe Lombardi, vicepresidente della A.C. Rambaldi Promotions, sottolinea che “Art Exchange non è solo una mostra, ma un movimento che alimenta l’espressione artistica e la connettività globale”.
In un’epoca in cui le distanze si accorciano e le identità culturali si intrecciano sempre più, Art Exchange: America & Italy si fa portavoce di una missione più ampia, che mira ad abbattere le barriere culturali, favorire il dialogo e creare connessioni in grado di unire artisti di tutto il mondo. Più di una semplice esposizione, questa iniziativa rappresenta un’esperienza di scambio e confronto, in cui l’incontro tra artisti italiani e americani offre l’opportunità di riflettere sul senso profondo della creazione artistica e sul suo ruolo nella società contemporanea.
Se l’arte è da sempre lo specchio della società, eventi come questo dimostrano che può essere anche una finestra aperta su nuove prospettive, un linguaggio universale in cui il dialogo non ha bisogno di traduzioni e le differenze non separano ma arricchiscono.