Euro-sclerosi, l’Italia di Meloni, ecc.

Interviste & Opinioni

Di

-“il momento più pericoloso per un cattivo governo è quello in cui tenta la via delle riforme”. A.De Toqueville.

-“…corruptissima republica, plurimae leges” (Tacito)

-“…la tragedia di una nazione  che ha venduto la sua an anima e regalato il suo governo ad un circo di guitti, di saltimbanchi e di entraîneuses” (F.Adornato).

E’ infatti una evidente peculiarità dell’attuale consesso politico quella di voler governare il Paese abolendo certe leggi, ignorandone altre  e, soprattutto, emettendone  una quantità sbalorditva di nuove, senza ricordare episodi di familismo e di  nepotismo e, neologismo attuale, amichettismo!    

Con riferimento all’Unione Europea il termine ‘Euro-sclerosi’ pregnante e pertinente origina già dal periodico ‘Limes’ di L.Caracciolo, (I,2006 p.234) se poi aggiungiamo quanto in merito al militarismo mille volte dichiarato  dalla attuale Presidente della Commissione Ursula v.d.L. e a quanto legiferato dal Parlamento Europeo fino a pervenire ultimamente alla demagogica fuorviante    equiparazione della ‘svastica’ nazista al simbolo ‘falce e martello’ dei lavoratori sovietici e non solo   con l’avallo, parrebbe, del Presidente della Repubblica  Mattarella che  ultimamente  ha dichiarato che nell’aggressione alla Ucraina Putin è pari a  Hitler, allora l’Europa, serva dell’America, si è collocata ormai sul ciglio di una voragine.

Se poi a tale realtà rammentiamo che al banco della presidenza del Parlamento Europeo sono stati seduti Davide Sassoli e prima ancora Simone Veil e Nicole Fontaine e che all’ingresso della sala parlamentare europea  si erge il busto di Louise Weiss,  i cui loro soli obiettivi erano pace e solidarietà e rimozione di ogni conflitto, allora noi cittadini europei e italiani in particolare grazie agli afflati anche dei presidenti Meloni e Mattarella per Zelensky e Biden ora del Pres.Meloni per Trump e Musk, l’avvenire che ci aspetta è all’insegna di un gigantesco punto interrogativo!

E l’ONU sta a guardare, confermando il proprio lampante fallimento, a spese del pianeta!

Se a quanto sopra aggiungiamo lo sperpero di soldi pubblici per iniziative del governo o aumenti farneticanti e folli dei già satrapeschi emolumenti e compensi di numerose categorie,  senza contare quelle di partito o di altra natura, la parolaia e logorroica  e sostanzialmente inconcludente e negativa alleanza con i due portatori di voti governativi, la squalificata e spesso ridicola presunzione dei suoi più stretti collaboratori,  le catastrofiche validità e risultanze delle continue  leggi quasi quotidiane, gli urli e le  concitazioni di certi membri governativi e  non poco altro ancora che i media attenti riferiscono e  registrano,  allora ci chiediamo  in che cosa  la sostanza e il  malfatto qui appresso descritti da Pier Paolo Pasolini riferiti ad una compagine governativa da anni al potere alla sua epoca, diverga dalla attuale contingenza governativa:                         

“Dunque: indegnità, disprezzo per il cittadino, manipolazione di denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, con gli industriali, con i banchieri, connivenza con la mafia, alto tradimento a favore di una nazione straniera, collaborazione con la  Cia, uso illecito di enti come il SID, responsabilità  nelle stragi di Milano, Brescia e Bologna (almeno in quanto  colpevole incapacità  di punirne gli esecutori),  distruzione paesaggistica e urbanistica dell’Italia, responsabilità della degradazione antropologica degli italiani (responsabilità, questa, aggravata dalla sua totale inconsapevolezza), responsabilità della condizione, questa come si usa dire, paurosa, delle scuole, degli ospedali e di ogni opera pubblica primaria, responsabilità dell’abbandono ‘selvaggio’ delle campagne, responsabilità dell’esplosione ‘selvaggia’ della cultura di massa e dei mass-media, responsabilità della stupidità delittuosa della televisione, responsabilità del decadimento della Chiesa. E infine, oltre a tutto il resto, magari anche distribuzione borbonica di cariche pubbliche ad adulatori.

Una massa ignorante ( e lo dico col più grande amore per questa massa)  e una oligarchia di volgari demagoghi dalla fame insaziabile, non possono costituire un partito con un’anima…

Un popolo storicamente incapace di dissentire, esattamente come durante il ventennio fascista, come durante l’Ottocento pontificio o borbonico, e addirittura come durante i  secoli feudali.

Deterioramento antropologico, ecologico, civile. (Lettere luterane, p.114)

Michele Santulli

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