Il distacco sofferto dalla persona amata, tra amori mitici e amori malati, l’accettazione di un futuro da single da ridisegnare.
Impossibile elencare i grandi amori della letteratura rosa finiti a sorpresa o le tante storie in musica dedicate agli innamorati che soffrono e si lasciano.
Nel 1968 il cantautore Don Backy, in una sua poesia fatta canzone sosteneva una verità risaputa:
Quando siamo alla fine di un amore
Soffrirà soltanto un cuore
Perché l’altro se ne andrà
L’amore di coppia non è eterno per definizione e il distacco tra innamorati scatena forti turbamenti o addirittura violenza e stalking che l’attualità ci riporta quotidianamente con la generica definizione di “Amore Malato“.
Gli antichi Greci erano forse culturalmente più avanti nell’accettare la perdita improvvisa della persona amata dato che si raccontavano Amori Mitici che potevano cessare in un istante con bizzarre regole decise dagli Dei.
Per i Greci la gioiosa realizzazione della vita sessuale apparteneva alla sfera di Afrodite (si dice ancora “afrodisiaco”), così come la sfera della guerra apparteneva al dio Ares. Questa strana coppia di dei ha come figlio Eros, immagine divina del desiderio ossessivo per una persona e incarnazione della forza dell’amore che affianca la madre Afrodite. Eros è quasi un agente di Afrodite, che per suo tramite fa innamorare qualcuno, appare dall’alto grazie alle grandi ali e colpisce con le frecce di cui è armato. I suoi genitori hanno altri figli, due maschi Demo (la paura) e Fobo (il panico) e una femmina di nome Armonia, a richiamare che guerra e amore possono coesistere. Eros ha frecce d’oro che provocano attrazione e frecce di ferro che provocano repulsione, Eros è l’amore dolce-amaro che sconvolge sentimenti e mente con una forza arcana e mostruosa.
I Greci sapevano anche che la forza dell’amore non è sufficiente a tenere la coppia unita per sempre e la separazione può essere improvvisa e terribile per chi rimane, come successo a Orfeo innamorato della ninfa Euridice.

Federico Cervelli: Orfeo Euridice (olio su tela)
Orfeo è il leggendario poeta e musicista greco che con la sua musica commuove tutti, ogni volta che Orfeo suona la lira, tutto il creato lo ascolta, incantato. Quando sua moglie Euridice viene morsa da un serpente e muore, Orfeo scende negli inferi e si guadagna con la musica i favori del dio Ade.
Ade, si commuove e concede a Orfeo di riprendere per mano Euridice con il patto di non girarsi mai indietro. All’ultimo momento, quando stavano già per uscire alla luce, Orfeo dimentica l’accordo e si volta verso la moglie Euridice che viene persa per sempre.
Immediatamente Euridice si trasforma in un fantasma e scompare. Poiché era impossibile riottenere l’ammissione nel regno di Ade, Orfeo, addolorato, prende a vagare per il mondo, sino alla sua morte.