Oriana Fallaci sbagliava. In alcuni casi il fine giustifica i mezzi

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«No, non è vero che il fine giustifica i mezzi. Se i mezzi sono sporchi, anche il fine più nobile diventa sporco.» Così, Oriana Fallaci nel libro “Insciallah”, del 1990. E si sbagliava, la brava giornalista. In alcuni casi il fine giustifica i mezzi, e inoltre un fine nobile resta sempre tale.  Il fine (buonissimo) di salvare un innocente, ricorrendo ad un mezzo cattivo, qualora questo sia l’unica via percorribile per fermare l’ingiusto aggressore, resta un fine buonissimo. Non si sporca, come affermava Oriana Fallaci. Si pensi ad una madre che per salvare il proprio figlioletto non avesse a sua disposizione altro mezzo che uccidere l’ingiusto aggressore. Chi oserebbe condannarla? Chi oserebbe ritenere che avrebbe dovuto far morire il figlioletto, per non ricorrere ad un mezzo cattivo? 

Ovviamente ci sono mezzi ai quali non è mai lecito ricorrere, anche per un fine buono. Ad esempio, non si possono uccidere innocenti per salvare altri innocenti, non  è morale, ma anche in questo caso il fine nobile non cambia la sua natura, non può cambiare la sua natura, resta un fine nobile.
Gesù era contrario ad ogni forma di violenza, ma possiamo escludere che non avrebbe reagito con la forza qualora qualcuno avesse messo le mani su sua madre?

Renato Pierri

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