Il paradosso: il CONI ricorre contro una sentenza FISE alla vigilia della Giornata Europea contro gli abusi mentre la Fise si fa promotrice della giornata Europea contro le molestie.
Se da una parte, il ricorso del CONI contro la FISE, alla vigilia della Giornata Europea contro le molestie, é una ennesima vittoria per le vittime e porta una ventata di speranza, dall’altra lascia in bocca quel retrogusto un po’ amaro pensando che proprio la Fise sia oggi, in queste ore , presso il Parlamento Europeo Esperienza Europa di David Sassuoli a Roma , come patrocinante e tra i promotori dell’evento contro le molestie, in una giornata di tutela così importante; per contro la stessa Fise assolve invece chi aiuta i pedofili, a danno di minori sessualmente violentati e abusati, tanto da costringere il Coni ad intervenire.
L’evento odierno appare alquanto bizzarro se patrocinato dalla Fise, proprio per quanto si apprende dal sito del Coni: lo stesso ricorre contro la Fise proprio a seguito delle grida delle famiglie coinvolte con problemi di abusi su minori all’ interno degli sport ed in particolare degli sport equestri. ( si allega link sito Coni ufficlale)
In data 13 febbraio la Procura Generale del CONI aveva ascoltato tutte le richieste con documentazione sugli abusi promuovendo, attraverso il Collegio di Garanzia dello sport, un ricorso CONTRO LA FISE, per aver assolto uno dei deferiti alla giustizia, in riforma dell’impugnata decisione, di riconoscere la propria giurisdizione sui fatti oggetto del procedimento e di dichiarare la responsabilità disciplinare del soggetto assolto dalla Fise annullando, quindi, la decisione impugnata e disponendo il rinvio alla Corte Federale d’Appello, in diversa composizione, per un nuovo esame della fattispecie.
Alla fine del 2023, le famiglie con figli abusati, chiedevano al CONI il commissariamento della Federazione italiana sport equestri per aver ri-tesserato il pedofilo radiato e per aver permesso a diversi soggetti, centri ippici compresi, di aiutare un pedofilo a lavorare in ambito federale.
Dopo anni di inascoltate segnalazioni fatte da queste famiglie e mamme che non hanno mai mollato, stavolta il CONI decideva di riaprire i procedimenti che avevano già visto assolti diversi tesserati, nonostante le prove inconfutabili sul fatto che avessero “coperto” il pedofilo che, in barba alla condanna penale e all’interdizione perpetua, aveva serenamente continuato a lavorare in ambito Fise, come istruttore.
Da qui, nel 2024, traevano origine due procedimenti sportivi che vedevano coinvolti diversi atleti e istruttori e un centro ippico piemontese. Il deferimento alla giustizia sportiva, veniva spiccato per volere del Procuratore Nazionale applicato del CONI, dopo la richiesta di Commissariamento presentata dalla mamma di due bambini abusati, per rispondere della violazione dell’art. 3.1 del Regolamento di Giustizia FISE. I deferiti erano 2 allievi del pedofilo, 2 istruttori collegati direttamente al pedofilo e un centro ippico che, durante diversi eventi in ambito Fise, aveva fatto lavorare il pedofilo come speaker, al fianco di numerosi bambini, mettendoli tutti a rischio.
Dei deferiti, quatto venivano condannati alla sospensione da 1 a 2 anni, mentre un istruttore , veniva assolto sia in primo che in secondo grado dalla giustizia sportiva FISE, nonostante le proteste di una delle mamma perché , a suo dire, proprio l’assolto era il soggetto che più di tutti si era adoperato per aiutare il pedofilo radiato, in modo che potesse continuare a svolgere la sua attività di istruttore in ambito federale, nonostante la radiazione e la condanna penale all’interdizione perpetua.
Link sito ufficiale Coni
https://www.coni.it/it/news-attivita-istituzionali/collegio-di-garanzia/procura-generale-dello-sport-ricorre-contro-fise-per-cfa-fise-che-ha-dichiarato-inammissibile-deferimento-nei-confronti-di-lina-senesi.html?
