La distruzione del patrimonio boschivo italiano

Ambiente, Natura & Salute

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Ignoravo la modifica dell’art. 149 del Codici dei Beni Culturali e del Paesaggio. La legalizzazione del saccheggio del nostro patrimonio arboreo. Anche gli alberi monumentali si possono abbattere. Quindi il plurisecolare  Regina di Villamassargia in Sardegna, Il figo magnolioide del giardino del Castello di Donnafugata a Ragusa o la quercia Farnia in Friuli. Come ? Eliminando i controlli della sovrintendenza . Il motivo? Favorire la filiera del legno e ,collocare le aziende italiane strategicamente  nella concorrenza globale. Irrilevanti per questi somari superpagati  le funzioni degli alberi e dei boschi : forniscono  legno, lavoro, ospitano  fino a 30’000 specie animali e vegetali, funghi e licheni , regolano il ciclo dell’acqua, tutelano i versanti, difendono dalle frane, assorbono carbonio, sono associati alla produzione di cibo e alla salute, abbassano la temperatura. Ieri Roma paradossalmente ha ospitato nei locali della FAO , la 16 Conferenza sulla Biodiversità!

Il bosco è importante per l’uomo, perché fornisce legno, lavoro, protezione contro i pericoli naturali. Ospita fino a 30’000 specie animali e vegetali, funghi e licheni quindi un patrimonio di biodiversità. Ieri proprio a Roma negli uffici della FAO è iniziato la seconda parte della Conferenza tra le Parti (COP 16) sulla biodiversità, iniziata in Colombia, tra ottobre e novembre 2024.

Gli alberi sono degli straordinari “raffreddatori dell’aria”, considerato che abbassano le temperature. Il loro mantenimento è importantissimo, anche in ambiente urbano. Inoltre regolano il ciclo dell’acqua, tutelano i versanti, difendono dalle frane, assorbono carbonio, sono associati alla produzione di cibo e alla saluteIl futuro è strettamente legato ai cambiamenti climatici anche in questo nostro periodo di negazionismo più ideologico che scientifico.

Evitare gli effetti devastanti del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità, dell’uso eccessivo d’acqua, di immissione nell’ambiente di quantità insostenibili di azoto e fosforo che stanno portando alla morte di ampie zone di mari di ogni regione del pianeta, di consumo di suolo, L’umanità deve proteggere e ripristinare gli ecosistemi naturali e soprattutto le foreste. Il ripristino degli ecosistemi forestali, è una opzione  efficace per mitigare i cambiamenti ambientali.

Il clima diventa infatti sempre distruttivo: ce l’hanno ricordato gli incendi di Los Angeles e le inondazioni di Valencia e Sherpur. Negli ultimi due anni il cambiamento climatico ha impresso un’accelerazione che sfida anche i modelli scientifici predittivi più efficaci.

Le minacce esistenziali previste poste dal cambiamento climatico sono arrivate sotto forma di uragani intensificati, incendi, siccità e innalzamento dei mari. I recenti incendi a Pacific Palisades e Altadena (due aree residenziali di Los Angeles) hanno distrutto circa 16.250 strutture e ne hanno danneggiate circa 2.100. E ci sono stati altri recenti eventi disastrosi di incendi boschivi: l’incendio del campo del novembre 2018 nella contea di Butte, in California, ha distrutto oltre 18.000 strutture e l’incendio di Marshall del dicembre 2021 fuori Denver, in Colorado, ha spazzato via quasi 1.000 case. Le aree bruciate totali e i decessi associati a questi eventi estremi sono stati significativi: a Pacific Palisades, circa 95 chilometri quadrati sono bruciati e 12 persone sono morte; l’incendio di Altadena (Eaton) ha consumato circa 57 chilometri quadrati, con 17 vittime; l’incendio del campo coprì circa 150.000 acri (600 chilometri quadrati) e causò 85 morti; mentre l’incendio di Marshall si estese a 24 km2, con due decessi.

E’ in questo contesto che si colloca l’incredibile vicenda governativa di trasformazione del nostro patrimonio di alberi e boschi, in legna da ardere !

Confesso che non ne sapevo nulla, anche perché il sistema mediatico ne ha dato scarsa pubblicizzazione.

Una Italia trasformata in una grande segheria. Azione fatta in maniera colposamente opaca e occultata tra le pieghe del“ Decreto Asset”. Convertito con legge 136 del 2023 che ha recepito  l’emendamento dell’art 149 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, presentato da fratelli d’Italia.

Come si attua questo ecocidio legale ? Eliminando l’obbligo di autorizzazione paesaggistica quando si tagliano alberi, in aree di pubblico interesse e gli interessati sono boschi, parchi, giardini e perfino gli alberi monumentali. Tagliatori di alberi e dottori forestali hanno mani libere sui boschi che, coi loro 11 milioni di ettari, rappresentano il più grande patrimonio culturale d‘Italia.

L’effetto concreto è la possibilità di eliminare il controllo della Sovrintendenza e quindi si possono tagliare alberi dappertutto anche quelli monumentali, nelle ville nei parchi, nei centri storici.

Gli alberi monumentali presenti in Italia sono 2734: dalla Regina di Villamassargia in Sardegna, l’albero più antico del grande orto di ulivi plurisecolari piantati tra il 1300 e il 1600. Il figo magnolioide del giardino del Castello di Donnafugata a Ragusa. La quercia denominata Farnia di Sterpo in Friuli: la motivazione? Favorire la filiera del legno e collocare le aziende italiane nella concorrenza globale.

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