Per gli esperti della Longevità, in Italia c’è un rischio 4P (Pane, Pizza, Pasta e Patate).
La Dieta Mediterranea nonostante sia sempre la più citata e consigliata, alla prova dei fatti non risulta poi tanto praticata in Italia, dato che gli indicatori di consumo non confermano degli acquisti coerenti con quanto l’alimentazione mediterranea dovrebbe spingere a fare.
La Cultura della sana alimentazione cilentana colpì Ancel Keys, un biologo nutrizionista che aveva lavorato alla composizione della famosa razione k realizzata per alimentare le truppe americane nella seconda guerra mondiale. Si era trasferito a Pioppi nel Cilento dove fu impressionato dai rarissimi infartuati tra la popolazione
residente. Intuendo una relazione con l’alimentazione locale, iniziò una serie di indagini sulla dieta e su altri fattori di rischio coronarico.
Nel 1950, le malattie cardiache erano una delle principali cause di morte dei Paesi occidentali e gli scienziati volevano scoprire perché, Keys organizzo uno studio internazionale nel 1958 denominato “Seven Countries Study”, una massiccia analisi interculturale di come il cibo e lo stile di vita influissero sulla salute del cuore in Italia, Grecia e in altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Nonostante il successo dello studio non mancarono i critici che sottolinearono da subito i limiti, vale a dire le dimensioni troppo ridotte dei campioni coinvolti, la mancanza di dati completi riferiti alla dieta seguita e, inoltre, i soggetti di ricerca erano principalmente bianchi e/o europei di mezza età.
Critiche alla Dieta Mediterranea arrivano anche oggi da altri esperti come il prof.Valter Longo professore di biogerontologia e direttore del Longevity Institute della USC (University of Southern California) di Los Angeles, nonché autore del bestseller La dieta della longevitàˆ (Vallardi) – che ha recentemente dichiarato:
…La verità è che la dieta mediterranea nessuno sa bene che cosa sia e il suo nome, così generico, ha permesso alla popolazione del Mediterraneo di fare un gran disastro…
…colpa di pasta, pane, pizza, patate. La dieta mediterranea è diventata questa cosa qui: mi mangio un piattone di riso e, di fianco, ho il cestino del pane…
la Dieta Mediterranea può essere rappresentata graficamente con una piramide alla base della quale si trovano i cibi da consumare maggiormente e con più frequenza (cereali, frutta,verdura) mentre al vertice si posizionano gli alimenti da consumare con parsimonia, come ad esempio uova, latticini e carne . Il tutto accompagnato da olio di oliva come fonte principale di grassi e moderato consumo di vino durante i pasti principali.
Un eccesso di carboidrati dovuto alle 4P (Pane, Pizza, Pasta e Patate) sta producendo un’epidemia di obesità soprattutto sulle giovani generazioni, le abitudini alimentari che si stanno diffondendo son ben lontane da quelle cilentane dei tempi del dott. Ancel Keys.
In uno studio condotto su oltre seicento centenari, meno del 2 per cento delle donne e nessuno degli uomini era obeso e va seriamente valutato che dopo i quarant’anni l’obesità può ridurre l’aspettativa di vita di sei o sette anni.
Umberto Palazzo
Editorialista
de IlCorriereNazionale.net