Multinazionali americane investono per una maggiore diffusione di carne finta prodotta con la Chimica Industriale.
Dopo le carni ricavate da proteine del grano e della soia e la finta carne di tonno, prodotto con proteine di piselli, arrivano le carni ricavate dalle micoproteine.

Bioreattore per carne da micobatteri
Le micoproteine sono un’alternativa alla carne che si ottiene attraverso la fermentazione di microscopici funghi chiamati miceti. In genere si parte da miceti per uso alimentare come il Fusarium venenatum, un organismo ad alto contenuto proteico che produce le tipiche ife, filamenti di consistenza simile alle fibre muscolari della carne animale.
Le ife dei miceti vengono fatte moltiplicare all’interno di bioreattori arricchiti di zuccheri utilizzando una tecnica di fermentazione nota sin dagli anni ’80. Si ottiene una biomassa nutriente che trattata termicamente viene lavorata fino a ottenere una specie di impasto modellabile a forma di pezzetti di vera carne animale.
Questo prodotto consente un risparmio di prodotti vegetali come ad esempio la soia e consente un ciclo produttivo senza perdite e consumo di acqua come negli allevamenti tradizionali in stalla, che hanno anche uno sfavorevole impatto ambientale per la CO2.
La FDA americana ha autorizzato carne ottenuta da questi funghi da circa 20 anni e il suo crescente utilizzo viene ora sostenuto da numerosi dati che sono a favore di una innovativa alimentazione positiva sia per il metabolismo glicidico che per la lotta all’obesità.
Un recente studio ha dimostrato che un pasto a base di carne di finto pollo, prodotto da miceti, ha una maggiore efficienza saziante di un pasto a base di pollo vero con una ridotta introduzione di calorie.
Una delle ragioni per cui le carni di origine vegetale possono essere meno ingrassanti è che causano un picco di insulina inferiore.
Il pollo senza carne abbassa sino al 41% il picco di insulina successivo al consumo (vedi grafico), quindi, sembra che le proteine animali peggiorano le cose, mentre quelle vegetali le migliorano. Definire limiti massimi appropriati per l’assunzione di proteine animali, potrebbe offrire una grande possibilità di prevenzione del diabete di tipo 2 e dell’obesità. (NutritionFacts.org dr. Greger)

Concentrazione insulina dopo ingestione di micoproteine o pollo da NutritionFacts.org
Quarantadue donne adulte in sovrappeso hanno consumato tre pasti per un test con micoproteine, tofu o pollo. I risultati del test hanno dimostrato che le micoproteine e il tofu hanno proprietà più sazianti che persistono per diverse ore dopo un pasto.
Se consideriamo un tradizionale panino americano con hamburger (whopper), esso contiene 660 calorie, 28 grammi di proteine, 49 grammi di carboidrati (2 grammi di fibre) e 40 grammi di grassi. Un whopper vegetale di una nota multinazionale americana invece contiene:
Acqua, concentrato di proteine di soia, olio di cocco, olio di girasole, aromi naturali, 2% o meno di: proteine di patate, metilcellulosa, estratto di lievito, destrosio coltivato, amido alimentare modificato, legemoglobina di soia, sale, tocoferoli misti (antiossidanti), isolato di proteine di soia, vitamine e minerali (gluconato di zinco, cloridrato di tiamina (vitamina B1), niacina, cloridrato di piridossina (vitamina B6), riboflavina (vitamina B2), vitamina B12).
In conclusione la pressione commerciale, soprattutto sulle giovani generazioni, di questi Prodotti ultraprocessati, andrebbe combattuta con scelte più responsabili e informate non facendo mancare supporto e solidarietà anche a chi come Alberto Sordi nel famoso film “Un americano a Roma“, non riuscirà mai ad abbandonare la nostra tradizione alimentare per una sana Longevità.
Umberto Palazzo
Editorialista de IlCorriereNazionale.net