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Italian Padel-Man, Claudio Galuppini: “mai smettere di credere ai propri sogni”. Dalla Forgiafer ai campi da Padel nel Mondo
Italian Padel è leader nazionale con oltre 2.500 campi installati e il 25% del mercato. Il brand è presente in più di 750 circoli, frequentati da oltre 300.000 appassionati.
E non solo confini nazionali; più di 1.000 campi in 28 nazioni, generando un indotto indiretto di oltre 2.000 nuovi posti di lavoro fra circoli italiani ed esteri.
Robert Half sosteneva che la perseveranza è ciò che rende l’impossibile possibile, il possibile probabile, e il probabile certo. E se esiste qualcuno che meglio di chiunque altro è riuscito ad incarnare tale concetto, questo non può che essere Claudio Galuppini (bresciano, classe ’66), l’uomo che ci ha fatto conoscere e sta ancora rivoluzionando il mondo del Padel; sport, cugino del più storico tennis, che sta ormai entrando di diritto nella vita quotidiana di ognuno di noi. E ci siamo mai chiesti chi e cosa ha fatto si che – oggi – i campi da Padel diventassero parte integrante non solo dell’architettura urbana, ma anche della nostra comunità?
E la storia di un coraggioso 25enne che, nel 1991, già padre di una bambina e senza un soldo, da semplice operaio saldatore sente il bisogno di cambiare il suo percorso di vita. Si licenzia, raccoglie i primi denari e apre una piccola officina di 100 metri quadri per la lavorazione del ferro. Non solo. La sua giornata – da buon Stachanov – si divide in due fasi: nel diurno percorre 60 km per lavorare come artigiano in un’azienda, e la sera nella sua nuova officina. Ma è la “casualità” dell’anno seguente a cambiare i ritmi della sua ‘conoscenza’. Si sa, la fortuna è dalla parte degli audaci. L’incontro con colui che diventerà il suo mentore, un anziano esperto di ferro battuto, che gli svelerà tutti i segreti dell’arte della forgiatura a mano. Galuppini ne rimase ammaliato e – da lì, non esitò ad evolversi giorno dopo giorno, perfezionandosi fino ai più alti livelli di professionalità. Azienda dunque, poi indottrinamento con il maestro e – dulcis in fundo – officina. Non tarderanno le prime fiere del settore, dal successo inaspettato, che porteranno la ditta individuale a diventare Forgiafer Srl; elementi forgiati per fabbri e commercianti siderurgici di tutta Italia. La bomba è deflagrata, Claudio ha compreso che la comfort zone non fa per lui.
Partono gli investimenti, sia negli immobili che nelle attrezzature e nei macchinari, fin quando – primi anni 2000 – arrivano i container dalla Cina che invadono i mercato e mettono a dura prova l’interno sistema del ferro battuto nazionale.
C’è immediata necessità di aria di cambiamento e l’imprenditore non si ferma, da azienda artigiana, Forgiafer diventa un’impresa industriale. Smette di produrre per terzi e decide di rivoluzionare il mercato, passando a prodotti standardizzati. Brevetta un sistema di installazione semplificato, con cancelli già motorizzati installabili in soli 30 minuti, e in pochi anni aumenta il numero di dipendenti da 15 a 57, con un successo straordinario. 1.000 km di recinzioni e più di 50.000 cancelli, eppure il destino ha ancora in serbo per lui qualcosa di sorprendente. Giunge la crisi edilizia causata da Lehman Brothers del 2008, e dai 7,5 milioni il fatturato scende a 2,6 milioni nel 2015. E allora? Molti si scoraggiano, si fermano, si commiserano, qualcun’altro no! Come Claudio, che non conosce la parola resa. Si volta pagina e lo si fa con una visione che risulterà una delle più lungimiranti mai concepite: nasce il brand “Italian Padel”.
Si parte in grande, con la prima sfida: il Foro Italico, durante gli Internazionali d’Italia. Senza esperienza né certezze, scommette tutto su due campi di ultima generazione e una pedana di 1.200 metri quadri, con un dislivello di oltre 2 metri. Risultato? Un trionfo! I campi Italian Padel diventano un riferimento per la qualità e l’innovazione a livello nazionale.
E si intuisce che questa nuova realtà ha anche un valore sociale, etico. Si avviano le collaborazioni con associazioni che si occupano di disabilità, monitorando i benefici psico-fisici dello sport.
E a seguire… partecipa al progetto Coldiretti, che promuove un’alimentazione sana nelle scuole, abbinata al padel, nel 2023, dona due campi al comune di Amatrice, contribuendo al rilancio sportivo della comunità dopo il devastante terremoto, e l’anno seguente incontra la Onlus Nida di Torino, associazione che con i suoi supereroi si reca negli ospedali pediatrici regalando momenti di spensieratezza ai bambini colpiti da malattie rare. Galuppini elargisce quattro campi al centro sportivo polivalente della Onlus, il cui ricavato andrà a supportare i bambini e le loro famiglie.
Oggi, Italian Padel è leader nazionale con oltre 2.500 campi e il 25% del mercato. Il brand è presente in più di 750 circoli, frequentati da oltre 300.000 appassionati. Fuori confine ha già installato più di 1.000 campi in 28 nazioni, generando un indotto indiretto di oltre 2.000 nuovi posti di lavoro fra circoli italiani ed esteri. Ma l’ex artista del ferro non ha alcuna intenzione di dire basta: è già in procinto di riscrivere le pagine del destino lanciando in estate una campagna di crowdfunding rivoluzionaria nel settore, dove investitori privati e istituzionali potranno contribuire a far crescere il marchio aiutandolo a posizionarsi come la prima azienda mondiale nella produzione e distribuzione di campi e pedane per ogni tipo di esigenza e in ogni nazione. A coronamento l’Italian Padel Tour, un torneo nazionale dove amatori e VIP si sfidano insieme.
Altro non è che l’illuminazione – ancora all’inizio – di un eterno giovane con una incredibile voglia di crescere, al quale la famosa citazione di Eleanor Roosevel “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni!” calza a pennello! E’ la fantastica e appassionante storia di Claudio e di uno sport che sta letteralmente conquistando il cuore di molti di noi.
Mirko Crocoli