BARI – La musica riempie il teatro Kursaal di Bari come un respiro antico e nuovo al tempo stesso. Sul palco, le mani di Mattia Vlad Morleo sfiorano i tasti con la leggerezza di un soffio e la forza di un’onda. Il pubblico ascolta in silenzio, rapito da quel suono che fonde classico e moderno, sacro e profano.
Morleo ha venticinque anni. È nato nel 2000, figlio del nuovo millennio. Barese di origine, parigino d’adozione, cittadino del mondo per vocazione. La sua musica lo precede, lo accompagna, lo trasforma. Questa sera 22 marzo 2025, il suo concerto al Bifest è un viaggio tra echi neoclassici ed elettronici, tra il minimalismo e la sperimentazione. Un omaggio raffinato a Franco Battiato e Nanni Moretti, due mondi che si incontrano e si intrecciano sotto le sue dita.
Dopo il concerto, lo raggiungiamo dietro le quinte. È un ragazzo semplice, con un sorriso timido e sincero. Quando gli facciamo i complimenti, risponde con una frase che svela la sua anima più vera:
“Quando suono sul palco, mi sento nella mia stanza dei giocattoli. Mi diverto.”
Lo dice con la naturalezza dei grandi artisti, quelli che trasformano il talento in gioco, la tecnica in emozione.
L’ingresso era libero, l’evento gratuito. Ogni tanto la cultura è davvero per tutti. E quando accade, è una fortuna da custodire.
Antonella Poliseno
@polisenoantonella
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