Leggiamo bene le etichette per limitare il dannoso consumo di nitriti e nitrati, in USA risolto il problema con un trucco che in Europa non è possibile.
Leggere le etichette di quello che si acquista nei Supermercati è essenziale per sana alimentazione e longevità, ma molte persone hanno difficoltà a interpretare quello che dicono le etichette sui cibi. Eppure sarebbe importante per capire quante calorie contengono, quanti grassi saturi, quanto sale, quante fibre.
La gente trova le etichette confuse e non sa come leggerle oppure non le legge proprio come risulta da uno studio condotto in proposito su 200 uomini e donne di età fra i 18 e gli 85 anni, tutti con fattori di rischio cardiovascolare come sovrappeso o obesità, diabete, ipertensione. Secondo i dati emersi, almeno il 40 per cento degli intervistati ha ammesso di non leggere le etichette. Ancora molto c’è da fare dunque per rendere più facile la lettura delle etichette soprattutto per le persone meno colte.
Un aspetto importante da non sottovalutare è la presenza dei conservanti come il nitrito di sodio (E250) e il nitrito di potassio (E249) e i nitrati E251-E252 aggiunti alla carne lavorata (es. prosciutto, mortadella, salami, carpaccio ecc.) in buste sottovuoto, per darle la tonalità sul rosso invece del grigio della carne conservata e inibire la crescita batterica.
In America hanno però scoperto un trucco per vendere carne senza la scritta in etichetta “Nitriti Aggiunti” con qualcosa che ha molti nitrati, come il sedano , e anche batteri, “una coltura starter per convertire il nitrato in nitrito“. Quindi, vengono aggiunti nitriti e i consumatori vengono ingannati. L’Unione Europea non permette questo tipo di frode ai danni dei consumatori e considera l’uso di estratti vegetali contenenti alti livelli di nitrato con uno scopo tecnologico di conservazione. Per nostra fortuna nell’Unione Europea, le affermazioni ‘naturali’ non sono consentite.

Etichetta di Wurstel USA e traduzione con Google
Per un’etichetta USA, se si utilizza una lente di ingrandimento e si osserva attentamente la stampa fine, si legge “ad eccezione di quelli presenti naturalmente nel sale marino e nel succo di sedano coltivato”... da rif. Michael Greger MD FACLM • 27 marzo 2025
Umberto Palazzo
Editorialista de IlCorriereNazionale.net