Delitto di Garlasco. Lo strano comportamento di Stasi

Interviste & Opinioni

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Nei cosiddetti programmi di approfondimento in Tv, si è tornati a parlare del delitto di Garlasco. Non riesco a capire come facciano certe persone a dire con certezza che Stasi è innocente oppure che Stasi è colpevole.
Chi gliela dà questa certezza? Mistero. Qualche sera fa a dichiarare con sconcertante disinvoltura l’innocenza del condannato per omicidio, è stato Piero Sansonetti. Ma come fa? Mistero. Io non so assolutamente (e come potrei sapere?) se Stasi sia colpevole o innocente, però non posso nascondere il mio stupore per il suo strano modo di comportarsi. Strano a mio parere ovviamente, e certamente non potrebbe essere questo il motivo per esprimere un giudizio sulla sua innocenza o colpevolezza. Chi di voi chiedendo l’intervento immediato di un’ambulanza per una persona cara, un parente, moglie, fidanzata, amico, non direbbe subito che ad averne bisogno è la moglie, la fidanzata, l’amico?
E invece lui: “Credo che abbiano ucciso una persona, non ne sono sicuro, forse è viva”. E fu l’operatrice a dover chiedere: “Ma è una sua parente?”. E lui: “No, è la mia fidanzata”. Altro comportamento per me incomprensibile è che Stasi lasciò la fidanzata in quelle condizioni, senza aspettare l’ambulanza, per recarsi subito dai carabinieri. Però, ripeto, questo non mi basta per esprimere giudizi d’innocenza o di colpevolezza.

Renato Pierri

foto Andkronos

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