Recensione – Storie di precariato sentimentale e altri abbagli di Angela Giordano
Storie di precariato sentimentale e altri abbagli è il romanzo d’esordio di Angela Giordano, pubblicato da Rossini Editore nel 2023. Un titolo ironico e pungente che racchiude in sé il cuore dell’opera: l’amore, oggi, è fragile quanto un contratto a tempo determinato.
La protagonista, Eva, è un’insegnante di greco che si trasferisce a Genova dopo la morte del fratello minore. In una città che non sente sua, tra l’eco del dolore e la routine dell’insegnamento, cerca di ricostruire un equilibrio emotivo. Ma è attraverso il suo blog che Eva dà voce alle sue riflessioni più intime: quelle sull’amore, le relazioni, le aspettative e le delusioni che costellano il mondo sentimentale contemporaneo.
Giordano riesce a raccontare tutto questo con uno stile diretto, ironico e al tempo stesso profondo. Il suo sguardo è empatico ma mai indulgente: fotografa con lucidità una generazione sospesa, dove i legami si fanno e disfano con la stessa rapidità con cui si cambia lavoro o città.
Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è l’uso delle metafore quotidiane: una su tutte, lo yogurt scaduto dimenticato in frigo, che diventa emblema delle relazioni lasciate lì, a marcire senza coraggio né chiarezza. Sono dettagli come questi a rendere il libro autentico, vicino, quasi confidenziale.
Recensione – Storie di precariato sentimentale e altri abbagli di Angela Giordano
Tra Napoli e Genova, tra messaggi non letti e confidenze tra amiche, Eva ci accompagna in un viaggio che parla di lutto, desiderio di appartenenza, ricerca di stabilità e soprattutto di amore — non quello da favola, ma quello reale, imperfetto, precario.
Storie di precariato sentimentale è un romanzo brillante, malinconico e onesto. Un esordio che colpisce per la capacità di raccontare le emozioni con leggerezza senza mai scivolare nella banalità. Consigliato a chi ama le storie che parlano al cuore con intelligenza e autenticità.