Comunali Genova: PPI al fianco di Piciocchi

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Con Camposaragna capogruppo, Pensiero Popolare Italiano sostiene la candidatura di Pietro Piciocchi con un programma centrato su famiglia, lavoro e rilancio economico

Genova è al centro di un progetto politico che guarda al futuro del Mediterraneo come spazio strategico di sviluppo urbano, industriale e culturale. In vista delle amministrative del 25 e 26 maggio 2025, Pensiero Popolare Italiano (PPI), realtà civico-politica in fase di trasformazione in partito nazionale, ha scelto di confrontarsi con la sua prima vera sfida elettorale proprio nel capoluogo ligure, sostenendo la candidatura a sindaco di Pietro Piciocchi, già sindaco facenti funzione e figura di continuità amministrativa e in grado di aprire nuovi scenari per la città. La candidatura di Piciocchi è appoggiata da una vasta coalizione di centrodestra, che comprende Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, UDC, Nuovo PSI, Pensiero Popolare Italiano e due liste civiche.

Un impegno territoriale che guarda al Mediterraneo

Genova è strategica per la visione di futuro che abbiamo verso il Paese. È da qui che parte il nostro contributo a un nuovo modello urbano, produttivo e ambientale”, ha dichiarato il segretario nazionale di PPI, Fabio Desideri, che domani presenterà ufficialmente la lista del movimento per le elezioni amministrative di Genova.

Fabio Desideri, segretario nazionale, presenterà ufficialmente domani la lista di PPI per le elezioni amministrative di Genova (ph PPI)

All’incontro, che si terrà al “Point Piciocchi” di via Ceccardi, interverranno lo stesso Piciocchi, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e Luigi Camposaragna, capolista di Pensiero Popolare Italiano alle prossime comunali.

“La partecipazione di PPI alla coalizione di centrodestra guidata da Piciocchi – ha proseguito Desideri – non rappresenta soltanto un’alleanza elettorale, ma l’avvio di un progetto concreto per rigenerare il tessuto urbano e sociale di Genova, coniugando bellezza, lavoro, innovazione e legalità. Sarà un’occasione importante per condividere con la cittadinanza le priorità strategiche del movimento, all’interno di un progetto politico che guarda alla rigenerazione urbana, alla valorizzazione del lavoro e allo sviluppo sostenibile della città” ha poi concluso il segretario.

Luigi Camposaragna: il volto ligure del nuovo civismo popolare

A guidare il coordinamento regionale della Liguria è Luigi Camposaragna, 63 anni, sposato, una figlia, amministratore delegato di un’azienda specializzata in alimenti nutraceutici. Figura di riferimento per il radicamento territoriale di Pensiero Popolare Italiano, Camposaragna rappresenta il volto ligure di un civismo popolare che punta su esperienza, coerenza e impegno concreto. “Abbiamo scelto Genova – spiega – perché rappresenta una città laboratorio. Il nostro programma mette al centro la persona, la famiglia, l’impresa e la dignità del lavoro. Non esistono città forti senza comunità coese” ha affermato, a sottolineare l’impegno del movimento nel proporre una visione politica fondata sulla concretezza e sul valore della comunità.

Una proposta realistica per una città globale

Il programma del PPI si fonda su una visione di rigenerazione urbana orientata alla piena fruibilità degli spazi pubblici, al miglioramento della mobilità e dei collegamenti tra i quartieri, all’ammodernamento delle infrastrutture e alla costruzione di una città resiliente e moderna. Elemento centrale è il sostegno alla famiglia, intesa come cellula fondamentale della società, attraverso politiche attive, agevolazioni fiscali e soluzioni abitative accessibili.

Per contrastare il fenomeno della deindustrializzazione, PPI propone un piano di rilancio basato sulla specializzazione produttiva in settori ad alto valore aggiunto, come la cantieristica avanzata, il design, l’innovazione digitale e la produzione dual use per la nautica.

“Rendere il porto di Genova più efficiente e competitivo”, tra i punti programmatici del PPI (ph web)

Particolare attenzione è riservata alla valorizzazione dell’artigianato locale e alla rinascita delle microimprese, che operano in settori come la filiera marittima, la tappezzeria, il legno, i metalli, le vele e il vetro. Genova ha l’opportunità di diventare un hub creativo per la moda applicata al comparto marino, includendo la progettazione di interni, le divise, il branding e gli accessori. PPI propone inoltre la creazione di un’“Academy del Mare”, un campus professionale e universitario dedicato alla formazione tecnica e gestionale per le figure specializzate del settore.

Sul piano tecnologico, il movimento intende realizzare una piattaforma digitale integrata per i servizi portuali, capace di semplificare e velocizzare operazioni cruciali come ormeggio, dogana, logistica, manutenzioni e gestione della supply chain, con l’obiettivo di rendere il porto di Genova più efficiente e competitivo.

Genova, simbolo del nuovo Made in Italy

Desideri è chiaro. “Genova deve diventare un polo avanzato del Mediterraneo, capace di coniugare esperienza, bellezza, efficienza e innovazione”. L’obiettivo è trasformare il capoluogo ligure in un modello internazionale di rigenerazione urbana e manifatturiera, una piattaforma logistica e tecnologica di riferimento e una testimonianza concreta del Made in Italy, fondata sulle competenze, sulla cultura della bellezza e sulla legalità produttiva.

Il primo test elettorale per PPI è una sfida impegnativa, ma in linea con la visione del movimento: fare politica partendo dalle comunità, con realismo e senso di responsabilità. “Abbiamo scelto la sfida più difficile per dimostrare che un nuovo modo di fare politica è possibile, radicato nei territori, vicino alle persone, capace di guardare lontano. E può partire da qui” ha concluso Camposaragna.

 

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