Si è tenuto presso la Camera dei Deputati il convegno “La fragilità nel mondo contemporaneo”, un’importante occasione di confronto organizzato da ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali e Associazione Sociologi Italiani, promosso dall’On. Lorenzo Cesa, Segretario Nazionale dell’Unione di Centro e Presidente della Delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO.
ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali e Sociologi Italiani Associati hanno proposto questo evento per approfondire e discutere le complesse sfide che affrontano i soggetti più fragili e meno tutelati nella società contemporanea.
Un dialogo aperto tra esperti, istituzioni e società civile necessario per riflettere, comprendere e agire a tutela dei più fragili.
Il convegno ha acceso i riflettori sul tema della fragilità in tutte le sue forme, dalla fragilità psicologica a quella fisica, da quella sociale, a quella economica ed esistenziale. Un incontro capace di fornire un’intensa riflessione sull’importanza di sviluppare un’etica della cura basata su empatia, prossimità, comunicazione e responsabilità collettiva.
L’intervento di apertura del convegno è toccato all’On. Lorenzo Cesa, che ha sottolineato come “Questo piano di lavoro ha acceso i riflettori su una problematica, la fragilità, nascosta, taciuta o trascurata proponendo un cambio di paradigma: in una società dove domina l’economia, è tempo di mettere al centro le persone, soprattutto le più fragili. Dal dramma del femminicidio alla solitudine degli anziani, dalle difficoltà dei giovani alla disabilità, fino alla precarietà economica e alle fragilità ambientali.”
Tra i numerosi interventi importanti quelli della Senatrice Paola Binetti che ha sostenuto con fermezza che la politica deve ridare centralità alle persone fragili, rispettando i loro diritti e le loro specificità. Cogliere le differenze che ci sono tra le tante fragilità non significa affatto discriminare.
Il segretario ENAC dott. Fabrizio Arcangeli ci ha ricordato le parole del Sommo Poeta che ci indica la Via… – Fatti non foste a viver come bruti,ma per seguir virtù e canoscenza – cioè il sapere trascendente l’aver ragione dell’essenza umana.”, mentre il dott. Michele De Gasperis, presidente di Etica Onlus, associazione che da ventidue anni si occupa di tutelare i diritti dei minori ha spiegato che esiste un sistema collaudato di sfruttamento istituzionale dei minori da abbattere.
La Dott.ssa Flavia Munafò, presidente nazionale SIA – Sociologi Italiani Associati – ha ricordato l’impegno di molti professionisti nella difficile missione dell’aiuto alle persone più fragili. Lei stessa, sempre in prima linea nell’affrontare criticità di ogni genere, è determinata a non mollare in questa difficile ma affascinante missione.
Hanno seguito alcuni importanti relatori, moderati dalla dott.ssa Adriana Domeniconi, tra cui la Dott.ssa Giuseppina Cofini e l’Avv.ssa Nica Iannotti, entrambe dell’ass. Donnexstrada, il Prof. Daniele Di Callisto (Capo dipartimento presso la Federiciana Università Popolare), il Prof Antonio Sposito (Presidente Naz. Associazione Sociologi Italiani), la Dott.ssa Carmela Gentile (Psicologa e Psicoterapeuta), e la Dott.Katiuscia Girolametti (Presidente Naz. RID – Rete Italiana Disabili).
Il presidente nazionale ENAC, Dott. Maurizio Abbate, nelle conclusioni finali, dopo aver ringraziato tutti i partecipanti, ha ricordato come l’annichilimento della famiglia, nucleo fondamentale dello stato, sia deliberato dalle elitè dominanti per scardinare il tessuto sociale della comunità nazionale. Una lotta interna alle famiglie che, secondo il nuovo paradigma imperante, ha sostituito la lotta dello scorso secolo tra operai e padroni con la nuova lotta uomini contro donne. Lotta che produce solo debolezze reciproche che colpiscono la categoria più fragile delle famiglie: i bambini.
ENAC si propone dunque di diventare, secondo Maurizio Abbate, un laboratorio di idee e proposte attraverso le quali associazioni, cittadini e politici che ne condividono le tesi, possono partecipare per proporre un cambiamento culturale che metta al centro della comunità la famiglia piuttosto che il denaro.
Il convegno, secondo gli osservatori presenti, ha rappresentato un invito concreto a costruire una società più inclusiva e consapevole, dove la fragilità non sia vista come debolezza ma come punto di forza per generare gentilezza, ascolto, accoglienza e relazione. Da questo evento, su iniziativa di ENAC, si apre una nuova fase atta a costruire un fronte comune in difesa delle categorie più fragili della società contemporanea.