Non sono uova di cioccolata ma sulle ceramiche del mondo antico sono simbolo di Rinascita e Origine di nuova vita.

un’anfora, dipinta da Python (IV secolo a.C.), Museo archeologico nazionale di Paestum
L’uovo dei ceramisti di Grecia e Magna Grecia, si lega al mito di Elena che aveva fatto scoppiare la guerra di Troia inconsapevolmente dato che era già stata architettata da re dell’Olimpo, Zeus.
In questo particolare di un’anfora, dipinta da Python (IV secolo a.C.), rinvenuta nella Tomba 24 di Andriuolo ed esposta presso il Museo archeologico nazionale di Paestum, viene visualizzata una scena teatrale di uno dei miti riguardanti la sua nascita.
Zeus dopo aver preso la forma di un cigno voleva accoppiarsi con Nemesi che piena di pudore, fugge il re degli dèi assumendo il corpo di un’oca.
Raggiunta è inevitabile l’accoppiamento tra i due, da cui un uovo divino che raccolto da Ermes secondo la volontà di Zeus, verrà posto sull’altare di un sacrificio ancora caldo per consentirne la schiusa e la nascita di della bellissima Elena, circondata da Leda e da Tindareo.

Cratere a campana Museo Santa Scolastica Bari
Un’altra scena con l’uovo su un Cratere a campana (380-360 a.C.) custodito nel Museo di Santa Scolastica a Bari, si visualizza un teatro comico con la parodia di Elena nata da un grosso uovo ottenuto dall’unione di Zeus trasformato in cigno con Leda moglie del re di Sparta. Il vaso Ha più di duemila anni e proviene dalla necropoli Peucezia di Bari.
Umberto Palazzo
Editorialista de IlCorriereNazionale.net