Perché a nessun papa è mai venuto in mente di chiamarsi Francesco?

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Perché a nessun papa è mai venuto in mente di chiamarsi Francesco?

Papa Francesco fu eletto il 13 marzo del 2013. Due giorni dopo “Il Manifesto” pubblicava il primo dei miei tanti scritti sul nuovo papa, spesso di critica alle volte di approvazione. Purtroppo neppure papa Francesco è riuscito a cambiare radicalmente la Chiesa.

Il Manifesto 15 marzo 2013
Un mio articolo scritto dopo la morte di Giovanni Paolo II, terminava così: “Un auspicio”? L’elezione di un papa che cambi la Chiesa” (Liberazione 5 aprile 2005). Purtroppo, la Chiesa sotto la guida del successore di papa Wojtyla, Benedetto XVI, non è cambiata, ma per certi aspetti è peggiorata. Dopo otto anni, le speranze di un sostanziale cambiamento si possono forse riporre in questo papa che ha scelto di chiamarsi Francesco. Un nome che è un programma. Come mai dopo la morte del Poverello d’Assisi a nessun papa è venuto in mente di prendere il suo nome? La risposta è semplice: a nessun papa è passato mai per la mente di prendere le distanze da mammona, dal dio denaro. Nessun papa ha avuto il desiderio e il coraggio di far sì che la Chiesa osservasse precetti fondamentali del vangelo che riguardano appunto l’accumulo delle ricchezze. In una breve lettera “al papa che verrà” scritta dietro invito di Famiglia Cristiana ai lettori, rammentavo al prossimo papa un passo degli Atti degli Apostoli: “La moltitudine di coloro che avevano abbracciato la fede aveva un cuore ed un’anima sola. Non v’era nessuno che ritenesse cosa propria alcunché di ciò che possedeva, ma tutto era fra loro comune…Non c’era infatti tra loro alcun bisognoso” (Atti degli Apostoli, 4, 32. 34). E gli facevo presente che il patrimonio mondiale della Chiesa è costituito da quasi un milione di complessi immobiliari (edifici, fabbricati, terreni) con un valore che va oltre i duemila miliardi di euro. Lettera profetica? Speriamo. Certo, un radicale cambiamento non potrà mai esserci sino a che il papa sarà Pietro e Cesare contemporaneamente. Ma perché è stato scelto proprio questo papa? Si potrebbe forse dire che tra i due litiganti il terzo gode. I litiganti, in realtà, erano più di uno. Ne ha goduto l’argentino Jorge Mario Bergoglio. Speriamo che a goderne sia tutta la Chiesa. Stava passando un brutto, bruttissimo momento, la Chiesa, troppo marcio in Vaticano, troppi scandali di cui vergognarsi, e per questo è stato eletto quest’uomo semplice che viene da lontano: fosse è il più adatto a togliere le macchie. Ma non è facile. Per certi versi il nuovo papa mi ha fatto tornare alla mente papa Luciani. Probabilmente anche lui avrebbe portato sostanziali cambiamenti nella Chiesa, ma gli capitò di morire. Speriamo non accada anche a papa Francesco, di morire prima d’aver cambiato la Chiesa. Riguardati papa Francesco!
Renato Pierri

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