Il Prof. Masullo (I.S.F.O.A.) ricorda Papa Francesco

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Stefano Masullo, Magnifico Rettore di I.S.F.O.A. – Hochschule für Sozialwissenschaften und Management, esprimendo il più commosso cordoglio a nome dell’intero Ateneo Digitale, si unisce alla preghiera universale nel giorno del ritorno al Padre di Sua Santità Papa Francesco, avvenuto nel tempo carico di significato del Lunedì dell’Angelo, nell’anno del Giubileo della Speranza.

«Un uomo straordinario. Siamo profondamente riconoscenti al Santo Padre per i suoi messaggi e la sua eccezionale forza evangelizzatrice. Durante il suo pontificato ha saputo accompagnare anche noi docenti e uomini di cultura in un cammino di crescita, aiutandoci a sviluppare qualità umane autentiche e il rispetto per gli altri, avendo sempre come guida la luce viva dei Vangeli. Lo ricorderemo per sempre. Preghiamo per Lui e, come ISFOA, intendiamo onorarne la memoria non con parole, ma attraverso gesti concreti di carità quotidiana, diffusa e silenziosa, nel solco dell’insegnamento di Cristo, come da oltre 25 anni siamo abituati a fare».

Nel settembre 2018, durante la solenne cerimonia di conferimento dei Diplomi di Laurea svoltasi nel Principato di Monaco, Sua Santità Papa Francesco volle esprimere la propria benevolenza verso I.S.F.O.A., facendo consegnare, tramite il proprio delegato Mons. Giulio Cerchietti – Officiale della Congregazione per i Vescovi e Presidente dell’Associazione Amici del Benin – la Benedizione Apostolica al Magnifico Rettore Stefano Masullo, invocando su di lui e sull’istituzione celesti grazie e la protezione materna della Beata Vergine Maria per una costante crescita nella Fede e nell’Amore.

Nel novembre 2019, il prof. Vincenzo Mallamaci, cardiologo di fama internazionale, fondatore dell’Associazione E Ti Porto in Africa ONLUS e Pro-Rettore ISFOA, insieme al dott. Roberto Schiavone di Favignana, fondatore del Corpo Internazionale di Soccorso Humanitas e Pro-Rettore ISFOA con delega allo sviluppo in Europa Orientale, furono ricevuti in udienza privata dal Santo Padre.

Jorge Mario Bergoglio, nato in Argentina da famiglia piemontese, è stato il 266° Papa della Chiesa Cattolica, ottavo sovrano dello Stato della Città del Vaticano e primo pontefice proveniente dalle Americhe. Il 13 marzo 2013 ha scelto il nome Francesco, rompendo con la tradizione e assumendo il nome del Santo della Povertà, della Pace, dell’Amore per il Creato. Un gesto simbolico che ha marcato fin da subito un pontificato rivoluzionario.

Giunto a Roma per il Conclave con un semplice paio di scarpe nuove, ha rinunciato ai simboli del potere, rifiutando anello e croce d’oro, e le babbucce rosse confezionate su misura. Il suo stile sobrio e il suo spirito francescano hanno incarnato un messaggio potente e radicale: la Chiesa come casa dei poveri, dei dimenticati, degli oppressi.

Radicato in una spiritualità influenzata dal cattolicesimo piemontese e giansenista, ma forgiato dalle esperienze nella tormentata Argentina dei golpe, delle repressioni e del populismo peronista, Francesco è sempre stato, fino all’ultimo giorno, un uomo del popolo.

Durante il suo pontificato ha:

Papa Francesco resterà per sempre nella memoria del mondo come il Pontefice del Popolo, della Misericordia, della Pace.

Il suo insegnamento, il suo coraggio, la sua coerenza sono eredità preziose per tutti noi, chiamati a proseguirne l’opera con umiltà, fede e dedizione

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