“Crescendo”: un viaggio per immagini nell’infanzia che ci abita

Arte, Cultura & Società

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Al Salone del Libro di Torino, il mondo dei bambini raccontato attraverso la fotografia

Crescendo” (Libritalia edizioni) è un racconto per immagini, intese come metafore, storie, frammenti di memoria, “intanto che si realizza il processo di crescita”, come scrive l’autore Giuseppe Esposito nella prefazione. E immagini intese come foto, istantanee, fotogrammi di un “percorso che un essere vivente compie per tappe successive”, catturate dallo sguardo sospeso dei fotografi Giuseppe Monteleone e Francesca Papaianni.

“Crescendo” è un piccolo capolavoro, presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino (padiglione Oval, stand Regione Calabria), da Libritalia, una piccola, ma preziosa casa editrice “identitaria”. Una realtà editoriale, cioè, che ha a cuore la valorizzazione dell’identità culturale di un territorio, di una comunità, di un patrimonio storico e linguistico specifico. Fondata a Vibo Valentia dai fratelli Buonanno, con la direzione editoriale di Simona Toma, si  impegna a raccontare, preservare e promuovere le radici culturali della Calabria, la sua storia, le sue tradizioni, i suoi autori, le sue voci. Ma non solo. Nell’ultimo anno ha pubblicato oltre 500 titoli, spaziando su tematiche e autori provenienti da tutta Italia.

“Crescendo”, scrive Toma, “è molto più di un libro fotografico: è un viaggio sensibile e intimo alla riscoperta del bambino che vive dentro ognuno di noi”.

Gli autori, da sx: Giuseppe Esposito, Francesca Papaianni, Giuseppe Monteleone (ph dell’autore)

La raccolta nasce dall’incontro fra l’impronta visiva di Francesca Papaianni (anche psicologa) e Giuseppe Monteleone e l’attenzione narrativa di Giuseppe Esposito. Si sviluppa come un percorso visivo che utilizza l’immagine per accostarsi con discrezione al mondo interiore dell’infanzia di tutto il mondo.

Sono ritratti di bambini che raccontano la crescita come maturazione emotiva più che come trasformazione fisica. Ogni fotografia diventa parte di una storia più ampia, che richiama esperienze condivise, mette in relazione ciò che siamo stati con ciò che siamo diventati.

 

“Il progetto inziale – spiega Giuseppe Esposito, mediatore linguistico, appassionato d’arte e di fotografia, curatore di eventi culturali nazionali, Presidente della Pro Loco di Acquaro, un piccolo borgo ai piedi dell’Altopiano delle Serre calabresi – riguardava i bambini del mondo, con l’obiettivo di evidenziare l’universalità dei bisogni, dei sentimenti, della capacità di entrare in relazione, pur nelle differenze geografiche e culturali. Poi, però, l’interesse si è concentralo sulle emozioni, sul mondo dei più piccoli”.

Salone del Libro di Torino, padiglione Oval, stand Regione Calabria (ph Libritalia)

Così è nato “Crescendo”, un atto di cura, un gesto che si compie senza chiedere nulla in cambio. Le immagini, catturate nel loro impatto più puro, raccontano di un amore che non ha bisogno di parole, di gesti espliciti. Ogni scatto è una carezza invisibile, un legame silenzioso tra chi cresce e chi osserva. In questa successione di emozioni, l’amore si fa esperienza, si trasforma, sublimandosi nel desiderio di proteggere, di accompagnare, di lasciare che l’altro si sviluppi senza interferire. Non è il racconto di un affetto posseduto, ma di una dolce attesa, di un amore che si offre e poi si libera, per permettere la crescita dell’altro.

Ogni clic, ogni istante di “Crescendo”, è una tappa del cammino, è un passo verso una maturazione che non ha bisogno di essere vissuta insieme per essere completa. La bellezza sta nel dare spazio al diventare, nel vedere l’altro crescere senza volerlo fermare.

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