Duello all’OK Corral tra i sondaggi e la geopolitica

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Calenda spara per primo (e forse l’unico)

Nel saloon della politica estera italiana, tra pacifisti, equilibristi e fan della neutralità, solo Carlo Calenda estrae la Colt e fa fuoco su Giorgia Meloni. Ma nei sondaggi, la leader di FdI sorride ancora…

Nel polveroso deserto della politica italiana, sotto il sole battente di un’Europa in fiamme e una NATO che non sa se fare la guerra o aprire un centro benessere, si è consumato un nuovo duello all’OK Corral. Sul versante destro del canyon, Giorgia Meloni, reduce da una ritirata tattica al vertice europeo dei “volenterosi”, rimane saldamente in sella, sorretta da un +0,3% nei sondaggi. Sul lato opposto, solitario e impolverato, Carlo Calenda – ex renziano, ex europeo, ex tutto – con la sua Colt-F, ha sparato una cartuccia polemica ben mirata: “Solo io posso criticare Giorgia”.

E non ha tutti i torti: Schlein sventola la bandiera bianca della neutralità, Conte gioca a fare il diplomatico da Shanghai a Sochi e Fratoianni crede che le armi siano oggetti mitologici da bandire anche nei videogiochi. A fronte di tanta indifferenza geopolitica, Calenda si erge come unico cowboy della politica estera, l’unico oppositore che non si è ancora rifugiato nel campo largo delle illusioni.

Nel frattempo, nei sondaggi firmati SWG, Fratelli d’Italia prende ossigeno, Italia Viva guadagna uno 0,1% che vale quanto una moneta nel pozzo dei desideri, e Azione… resta stabile. Forse perché le esternazioni di Calenda piacciono più agli editorialisti che agli elettori.

Il governo, dal canto suo, continua la tecnica della tripla personalità: Meloni che dialoga con Macron e Trump, Tajani che fa il mediatore professionale e Salvini che cambia bandiera più spesso di un pirata ubriaco.

Intanto, tra una colazione con i polacchi e un caffè turco (offerto da Erdogan a Trump), l’Italia si interroga: chi rappresenta davvero il nostro interesse nazionale? La risposta è chiara: nessuno. Ma almeno Calenda ci prova, armato di orgoglio, dichiarazioni roboanti e, a quanto pare, anche di una discreta mira.

Nel frattempo, si attende l’ennesimo “campo largo” che unisca chi è contro le armi, contro l’Europa, contro le alleanze, ma favorevole al nulla cosmico. Calenda, almeno, il suo bersaglio ce l’ha chiaro. Anche se, per ora, colpisce solo a salve.

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