Giornata Internazionale della Famiglia: intervista a Fabio Desideri

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Il segretario nazionale di Pensiero Popolare Italiano presenta la proposta di legge per la Fondazione a sostegno delle famiglie in difficoltà

Il 15 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Famiglia, istituita dalle Nazioni Unite nel 1993 per promuovere la consapevolezza sull’importanza delle politiche familiari. In Italia, la riflessione su questo tema si intreccia con l’allarme per il crollo della natalità, l’invecchiamento della popolazione e le difficoltà economiche che colpiscono in particolare le famiglie numerose o monogenitoriali.

In questa occasione abbiamo intervistato Fabio Desideri, segretario nazionale di Pensiero Popolare Italiano, promotore della proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione della Fondazione per la Famiglia, attualmente oggetto di una raccolta firme in varie città italiane.

 

Dott. Desideri, in un Paese che spesso dichiara l’importanza della famiglia, ma sembra fare poco per sostenerla concretamente, qual è l’obiettivo della vostra proposta di legge?

La proposta nasce da una constatazione semplice, ma drammatica: tutti parlano di famiglia, pochissimi fanno qualcosa per tutelarla davvero. Quando a gennaio abbiamo depositato la proposta di legge di iniziativa popolare in Corte di Cassazione, speravamo che il vasto mondo dell’associazionismo, del volontariato e dei media si unisse a sostegno. Invece, abbiamo preso atto che il mondo che si occupa di “famiglia” è molto frammentato, spesso diviso da logiche di parte o da differenti visioni ideologiche.

 

La vostra proposta si inserisce in un quadro normativo in cui esiste già l’assegno unico e universale. Cosa cambia con la Fondazione?

L’assegno unico, introdotto nel 2021 con il decreto legislativo n. 230, è un passo avanti importante. Tuttavia, è uno strumento fortemente legato al reddito, i benefici si riducono progressivamente con l’aumentare dell’ISEE. La nostra proposta non intende sostituire l’assegno unico, ma a integrarlo con un meccanismo nuovo, capace di intercettare le  fasce oggi trascurate. Famiglie con redditi medi (tra i 25.000 e i 40.000 euro annui), che non ricevono sostegni adeguati, oppure genitori separati con figli a carico, spesso esclusi da molti incentivi. La Fondazione per la Famiglia interverrebbe proprio su queste zone d’ombra, in genere dimenticate.

 

Fabio Desideri: “Vogliamo superare la logica dell’emergenza e offrire un sostegno stabile alle famiglie italiane” (ph PPI)

Qual è l’obiettivo reale della Fondazione?

L’obiettivo è fornire strumenti economici e fiscali aggiuntivi alle famiglie, in particolare a quelle escluse dagli attuali sistemi di assistenza. Penso, ad esempio, ai nuclei con tre o più figli, o alle famiglie separate con figli a carico, che non rientrano nei criteri dell’assegno unico. Vogliamo superare l’attuale logica emergenziale e introdurre un modello di sostegno stabile e strutturato, che risponda in concreto alle esigenze delle famiglie italiane.

 

Quali misure prevede la proposta di legge?

Prevede due tipologie principali di intervento. Il primo è il sostegno diretto, grazie a contributi per spese legate alla genitorialità, come scuola, sanità, formazione culturale, anche l’acquisto di dispositivi sanitari in caso di patologie specifiche. Il secondo riguarda agevolazioni fiscali, con forme di detassazione del reddito da lavoro per famiglie con almeno due figli e una terza gravidanza in corso. Questa detassazione si realizzerebbe tramite versamenti diretti della Fondazione all’erario, in nome e per conto del contribuente.

 

Chi potrà accedere a queste risorse?

Le misure sono rivolte a famiglie italiane e comunitarie residenti stabilmente in Italia, ma anche a famiglie extracomunitarie con figli nati in Italia e con reddito da lavoro. La proposta dedica particolare attenzione alle famiglie monogenitoriali in difficoltà economica, alle madri in gravidanza dal quinto mese e ai figli di persone detenute, per garantire loro un minimo di tutela economica e sociale.

 

Fondazione Famiglia: contributi diretti per scuola, sanità, famiglie numerose e in difficoltà (ph PPI)

Anche in questa occasione avete organizzato banchetti in diverse città. Che risposta vi aspettate?

Oggi, 15 maggio, siamo presenti con banchetti informativi per la raccolta firme a Ostia, Torino e Ancona. Domani, 16 maggio alle ore 18, saremo al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona per un Convegno nazionale sul tema “La Famiglia oggi: perché la proposta di legge Fondazione Famiglia è un’opportunità?”. Invitiamo tutti a partecipare per confrontarci in modo serio e tangibile su un tema che riguarda il futuro del Paese. Parlare di famiglia non basta: servono proposte credibili e un impegno condiviso.

 

In conclusione, cosa chiedete alle istituzioni?

Di riconoscere che la famiglia è la prima infrastruttura sociale del Paese. Senza un forte investimento economico, culturale e politico in questa direzione il futuro dell’Italia resta incerto. I numeri parlano da soli: 379 mila nascite nel 2023, il dato più basso mai registrato. Il tasso di fecondità è sceso a 1,24 figli per donna. Il 24% della popolazione ha più di 65 anni. Aumentano le diseguaglianze, mentre conciliare lavoro e genitorialità resta un nodo irrisolto. Non possiamo più limitarci alle parole: servono atti concreti. La nostra proposta risponde a questa urgenza. Dobbiamo avere il coraggio di dire che senza un sostegno strutturato alla famiglia, non c’è coesione sociale né crescita economica possibile. Oggi più che mai è necessario costruire un fronte comune, superando interessi di parte. Solo così potremo chiedere con autorevolezza alle istituzioni misure all’altezza delle sfide che le famiglie italiane stanno affrontando.

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