Ostuni, la “Città Bianca” di Puglia, dal Medioevo ai giorni nostri

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Situata su tre colli che dominano la piana degli ulivi e il Mare Adriatico, Ostuni è una delle perle storiche della Puglia. Conosciuta come la “Città Bianca” per il candore delle sue abitazioni imbiancate a calce, Ostuni vanta una storia millenaria, che dal Medioevo giunge fino all’era moderna mantenendo intatta la sua identità e il suo fascino.

Il Medioevo: Ostuni tra Longobardi, Normanni e Svevi
Nel Medioevo, Ostuni fu un importante centro strategico e commerciale. Dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente, la città passò sotto il controllo dei Goti e successivamente dei Longobardi. Ma fu sotto la dominazione normanna, intorno all’XI secolo, che Ostuni visse un primo periodo di rinnovamento urbano. I Normanni rafforzarono le difese cittadine, costruendo una cinta muraria che in parte è visibile ancora oggi. Con l’arrivo degli Svevi, e in particolare sotto l’imperatore Federico II di Svevia, Ostuni beneficiò di un certo grado di autonomia e sviluppo culturale. Il centro storico iniziò a prendere forma, con la costruzione di chiese romaniche e l’ampliamento dell’abitato medievale.

Il Rinascimento e l’influenza degli Aragonesi
Durante il dominio aragonese (XV-XVI secolo), Ostuni visse un nuovo periodo di prosperità. La città divenne un feudo della potente famiglia dei Del Balzo Orsini, che contribuì a un’espansione architettonica e culturale significativa. In questo periodo vennero costruiti palazzi nobiliari, chiese e conventi, e la città assunse l’attuale assetto urbanistico. Uno degli edifici simbolo di questo periodo è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, completata nel 1495, in stile tardo gotico pugliese. Il suo grande rosone a ventiquattro raggi è tra i più belli e complessi d’Europa.

Cattedrale di Ostuni, e il suo magnifico rosone

L’età moderna: tra calce, arte e agricoltura
Dal XVII secolo in poi, Ostuni continuò a espandersi, pur mantenendo un carattere prevalentemente agricolo. La calce bianca utilizzata per ricoprire le case del centro storico divenne non solo un elemento estetico, ma anche funzionale: serviva a disinfettare gli ambienti e a riflettere la luce del sole, mitigando il calore estivo. Nel corso dell’Ottocento, Ostuni fu coinvolta nei moti risorgimentali e, dopo l’Unità d’Italia, divenne parte integrante del Regno d’Italia. L’agricoltura (soprattutto la produzione di olio d’oliva e vino) rimase il motore principale dell’economia locale, insieme alla pastorizia.

Il Novecento e la rinascita turistica
Nel corso del XX secolo, Ostuni ha conosciuto un lento ma costante sviluppo urbanistico. A partire dagli anni ’60, grazie alla crescente attenzione verso il patrimonio artistico e paesaggistico della Puglia, la città è diventata una delle mete più apprezzate del turismo nazionale e internazionale. Il restauro del centro storico e la valorizzazione del paesaggio rurale – con i famosi trulli, le masserie fortificate e le distese di ulivi secolari – hanno fatto di Ostuni un simbolo del turismo sostenibile del Sud Italia.

Ostuni oggi: tradizione, modernità e futuro
Oggi Ostuni è un centro vivace, in cui si fondono armoniosamente tradizione e innovazione. Oltre al turismo, cresce l’attenzione per la valorizzazione dell’agricoltura biologica, della cucina tipica pugliese e dell’artigianato locale. Gli eventi culturali, anche tramite folclore e rievocazione storica, animano ogni anno le sue strade. Il futuro di Ostuni passa per la tutela del suo straordinario patrimonio storico e naturale, ma anche per l’apertura a nuove forme di cultura e sostenibilità. La sua storia, lunga e stratificata, continua così a vivere tra le viuzze imbiancate e le terrazze affacciate sul mare, rendendola una delle città più affascinanti d’Italia. Ostuni è un esempio emblematico di come il tempo possa arricchire un luogo anziché consumarlo. Da roccaforte medievale a capitale del turismo lento, la “Città Bianca” racconta la storia di una Puglia autentica, dove passato e presente si fondono in una bellezza senza tempo.

 

Franco Faggiano  | Collaborazione ultratrentennale con numerose testate, con pubblicazione di articoli, saggi e foto.

Foto: autore

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