Rula Jebreal e il senso di colpa degli europei

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“La verità è che stiamo pagando sulla nostra pelle il senso di colpa degli europei. Stiamo pagando il prezzo di essere vittime delle vittime, ma soprattutto stiamo pagando il prezzo più caro, per fare capire al mondo che, quando tu autorizzi uno Stato a violare tutte le norme, tutte le regole, tutte le convenzioni, tutti i trattati, stai creando un precedente che prima o poi si ritorce contro di te. Il mondo ha deciso che i palestinesi sono sacrificabili”. Parole della giornalista  Rula Jebreal.

Ora, con tutta la stima e la simpatia che ho per Rula Jebreal, devo dire che questa faccenda del senso di colpa degli europei mi fa sorridere. Intanto: perché degli europei? Semmai il senso di colpa dovrebbero averlo gli italiani, ma solo in parte grazie alla Resistenza, e soprattutto i tedeschi. Ma si può davvero ritenere che oggi gli italiani e i tedeschi abbiano sensi di colpa nei confronti degli ebrei? La maggior parte della popolazione, perlomeno nel nostro paese, condanna i crimini atroci che Netanyahu ha perpetrato e sta perpetrando a Gaza. E allora chi dovrebbe avere avere questi sensi di colpa? Coloro che comandano, che hanno il potere, e che fino ad oggi non hanno condannato Netanyahu e magari lo hanno sostenuto fornendogli armi?

A causa dei sensi di colpa si sono comportati in maniera ignobile?  Oppure i sensi di colpa li hanno giornalisti, politici, intellettuali, sempre italiani e tedeschi, che non rabbrividiscono per ciò che succede in Palestina?

Renato Pierri

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