Esclusiva, Mauro Bressan: “Scudetto al Napoli? Dimostra che non sempre vince chi spende di più

Comunicati stampa

Di

Napoli campione d’Italia e quarto scudetto vinto con Antonio Conte, il quale entra di diritto nella storia del club partenopeo. Cosa insegna questa vittoria e quale significato assume per il club del patron De Laurentiis, oltre che per tutto il calcio italiano?
“Ci sarebbero tante cose da dire. La prima è fare i complimenti a tutti, perché è stato un successo incredibile di tutta la società, non soltanto della squadra; poi, questo campionato ha dimostrato che non vince sempre chi spende di più per allestire una rosa competitiva, perché è da tenere in considerazione che il Napoli ha un monte ingaggi piuttosto importante, ma resta ben al di sotto rispetto ad altre società che ambivano al traguardo dello scudetto, in particolare l’Inter e la Juventus; anche De Laurentiis ha fatto investimenti importanti, acquistando dei calciatori consoni alle esigenze di Conte, ma è anche vero che ha ceduto un campione del calibro di Kvaratskhelia.
Nonostante la grande assenza del georgiano avvenuta a metà gennaio scorso, Conte è riuscito ugualmente a rendere tutti al massimo e mantenere sempre degli equilibri non soltanto di natura tattica, anche quando ci sono stati momenti difficili nell’arco della stagione. C’è anche da tenere conto che una squadra che non disputa gare valevoli per le coppe europee, alla fine, dei vantaggi sulla tenuta fisica e mentale li ottiene, specialmente per una rosa che, anche se soltanto sulla carta, non era indicata tra quelle favorite per vincere il campionato.
Dedicarsi esclusivamente alla preparazione settimanale per un solo obiettivo è molto più agevole che dover pensare anche agli impegni extra, di questo ne sono fermamente convinto; quest’ultimo aspetto, però, non toglie valore a questo bellissimo risultato, oltre che ampiamente meritato, perché il Napoli ha vinto, soprattutto, grazie a un grandissimo allenatore, il quale è stato pressoché perfetto nel compiere un autentico capolavoro. Vincere un campionato, poi, non è mai facile per chiunque, perché alla lunga bisogna dimostrare qualità speciali che questa squadra ha dimostrato di possedere.
In linee generali, e vale per tutte le squadre, ci sarà bisogno di riflettere sul fatto che i calciatori siano chiamati a giocare davvero tante partite. Si sta esagerando abbastanza e ne va dello spettacolo. Questo è l’aspetto fondamentale da tenere in seria considerazione, se si vuole proteggere il calcio in futuro”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube