Un’amazzone grintosa, caparbia e con un’umiltà fuori dal comune.
Una donna che incarna tutti i valori dello sport, che non si è mai arresa e che non si è mai sentita “arrivata”. Alla costante ricerca della ricetta perfetta tra eleganza ed efficacia, negli anni le ho visto trasformare i suoi cavalli in atleti eccezionali, andando a lavorare con determinazione e attenzione su tutti i punti deboli, riuscendo a renderli punti di forza.
Me la ricordo bambina sui pony, minuscola, ma con la grinta di un gigante.
Me la ricordo in ogni gara, dal vivo o da lontano, sempre concentrata e lucida per il raggiungimento dell’obiettivo.
Lavora ogni giorno molto cavalli, erpica il campo, organizza gli esercizi, supervisiona il lavoro in scuderia senza sosta, perché sa bene che ogni dettaglio è fondamentale per la buona riuscita.
Eve e la sua armatura scintillante, il suo coraggio, la sua tenacia.
Il tifo per lei sarà sempre molto folto e caloroso, per ogni ostacolo e per ogni sfida, perché se lo merita tutto.”
Si specializza poi nella disciplina del concorso completo dove con le giovanili partecipa a 6 campionati europei vincendo 7 medaglie.
A livello seniores vanta 6 medaglie ai campionati italiani assoluti, svariaati podi in coppa delle nazioni, due partecipazioni ai campionati del mondo, due campionati europei e un’ olimpiade ( PARIGI 2024)
Si allena 7 giorni su 7 a Torrimpietra, vicino Roma.
Obiettivo Los Angeles 2028
EVELINA BERTOLI
"in realtà quando ero piccola avrei voluto fare ginnastica artistica ma poi mi sono fatta contagiare dalla passione familiare per l’equitazione”. Alla domanda del perché il Completo, importantissima disciplina olimpica fatica ad ampliare i numeri di appassionati, la sua risposta si orienta a mettere in evidenza che trattandosi di una disciplina faticosa richiede già in partenza una presunzione di sacrifico reale ed indifferibile. E questo potrebbe essere più un deterrente che un motivo di attrazione per chi dovrebbe indirizzare alla disciplina o per gli stessi atleti.” Spesso per andare a fare un One Day ci si deve
alzare prestissimo e fare molti Km per portare un allievo mentre nel salto ostacoli è più semplice, si possono fare meno km e portare fuori 30 allievi. Poi c’è anche il fattore responsabilità in base al quale si preferisce assumere meno rischi, anche se penso che sia proprio una questione di impegno lavorativo. Rispetto all’estero in cui la disciplina è decisamente più partecipata e si vede, ci sono fior fiore di campioni che hanno iniziato proprio con il Completo. A dire il vero mi sembra che in Italia, soprattutto al nord i numeri siano un po’ aumentati, osservo però anche una flessione nella qualità tecnica della base,
nella disciplina, poca eleganza, insomma si è allargato ma non come avrebbe dovuto.
Diciamo un po’ come nel salto ostacoli che però mostra ben più evidenti segni di calo della qualità”.
D: Hai realizzato qualche sogno? R: “le Olimpiadi… sono felicissima perché lì è stata la mia migliore performance e perché quando sono sotto pressione riesco a reagire dando il meglio di me stessa, una esperienza bellissima. Poi anche il cross durante i Mondiali ai Pratoni è stato incredibilmente emozionante perché il tifo era adrenalinico, e collegato a quello sempre ai Pratoni la medaglia individuale durante gli juniores…le emozioni sono state amplificate”.
D: quale è stato il pensiero diffuso nel periodo antecedente le Olimpiadi? Sorridendo risponde: “ beh, un pensiero angosciante riguardava la salute della mia cavalla, Fidjy des Melezes…benchè avessi la cavalla sana che non ha mai avuto problemi questa preoccupazione mi toccava molto, anche perché da un punto di vista tecnico eravamo prontissime e non vedovo l’ora di partecipare alla gara, ero molto carica, ma come si può immaginare può sempre succedere qualcosa.”
D: Dei suoi Amori a 4 zampe cosa mi dice? R: “ nel mio cuore, proprio nel profondo del mio cuore c’è ancora e resterà sempre il cavallo che avevo prima di lei, Seashore Spring lui praticamente mi ha letteralmente messo nella condizione di non smettere di montare ad alto livello, perché nel 2017/2018, non avevo più cavalli all’altezza perché erano diventati
anziani, non stavo neanche montando bene, e ho trovato lui che davvero mi ha presa e mi ha detto “ ok và bene adesso andiamo e mi ha riportato veramente a fare tutto, ed ero già pronta per l’edizione precedente delle Olimpiadi, ma questo lasciamo perdere è altra storia, e però lui resta nel mio cuore perché è IL MIO AMORE. Con lei abbiamo un’ottima intesa, mi fido molto, ma lei è un po’più come me, sta più sulle sue è meno espansiva, siamo un buon binomio ci conosciamo bene ma anche lei come me ha le sue acidità.
Diciamo che con lei siamo più simili che compatibili! Tuttavia tecnicamente è evidente che
abbiamo fatto una bella coppia.”
Con tantissima stima
Clara Campese