“L’Uzbekistan è un partner molto, molto importante. Le nostre sono relazioni solide, eccellenti già da molto tempo. Già dal 2023 abbiamo cercato di portarle ad un altro livello con il partenariato strategico e ora con il tentativo di rafforzare ancora di più il partenariato”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Samarcanda in un momento aperto alla stampa dell’incontro con la delegazione uzbeka guidata dal presidente Shavkat Mirziyoyev, dopo il bilaterale. Si tratta della missione che era prevista dal 25 al 27 aprile scorsi e che era stata annullata dopo la notizia della morte di papa Francesco, avvenuta il 21 aprile, lunedi dell’angelo.
“Le materie su cui cooperare in modo rafforzato – ha sottolineato – sono moltissime e sono molto contenta del fatto che siamo stati molto concreti nella volontà di mettere in campo su tutte le materie prioritarie un lavoro, che a partire da oggi, si farà sempre più concreto e cadenzato”.
“Sono molto contenta – ha aggiunto la premier – di avere onorato l’impegno preso con lei a venire in Uzbekistan per prima visita nella regione dell’Asia Centrale. Voglio ringraziarla per la straordinaria accoglienza che ha riservato a me e alla delegazione italiana: ha dimostrato una amicizia davvero fuori dal comune e sono molto grata per questo”.
Meloni ha lasciato Samarcanda alla volta di Astana, capitale del Kazakhstan, dove domattina incontrerà il presidente Toqaev. Nel pomeriggio, invece, si terrà il primo vertice a livello di leader del formato ‘5+1’, che vede al tavolo l’Italia insieme a Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan e Kirghizistan, preceduto da incontri bilaterali con la premier.
“Lei è al governo da più di due anni, gli esperti fanno notare che c’è stabilità, che sta crescendo la posizione internazionale dell’Italia: voglio congratularmi con lei e auguro successo all’Italia, che è un attore chiave dei formati G7 e G20”, aveva detto il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni nel corso delle dichiarazioni alla stampa, dopo il bilaterale.
Per quanto riguarda i rapporti bilaterali, “abbiamo già discusso la creazione di una commissione intergovernativa concentrata su una politica di investimenti in campo culturale e dell’istruzione, nominando responsabili all’interno delle nostre squadre”. La visita prevede la firma di alcuni accordi: “Già allo stato attuale ci sono progetti in corso, concordati due anni fa durante il nostro incontro storico a Roma, ma oggi portiamo i nostri rapporti a un nuovo livello di qualità”, ha sottolineato Mirziyoyev.
Nell’incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev è stata firmata una dichiarazione congiunta che prevede accordi tra Italia e Uzbekistan prevedono investimenti complessivi per oltre 3 miliardi, e, tra l’altro, dialogo strategico e commissione economica mista.
Entrambi i leader hanno parlato di giornata “storica” per i rapporti tra i due Paesi.
Ad Astana, capitale del Kazakistan, Meloni domani prenderà parte all’Astana International Forum. L’edizione del summit di quest’anno sarà dedicata al tema “Connecting Minds, Shaping the Future” e si articolerà lungo tre direttrici principali: politica estera e sicurezza internazionale, transizione energetica e cambiamento climatico, economia e finanza. Meloni interverrà in una delle sessioni principali del Forum, che rappresenta una piattaforma di dialogo tra l’Asia Centrale e il resto del mondo.
A margine del Forum, la presidente avrà un incontro bilaterale con il Capo di Stato kazako, Kassym-Jomart Tokayev, che si concluderà con la firma di una Dichiarazione congiunta sul partenariato strategico bilaterale. Saranno inoltre siglati e scambiati diversi accordi di cooperazione, con particolare attenzione a settori chiave come infrastrutture, energia, materie prime critiche e sostegno alle Pmi.
L’Italia, terzo partner commerciale del Kazakistan, ha da tempo avviato un dialogo strutturato con l’Asia Centrale, riconoscendone la crescente importanza strategica. Il clou della missione sarà rappresentato dal Vertice Italia-Asia Centrale, sempre ad Astana il 30 maggio, che riunirà Meloni e i Capi di Stato e di governo dei cinque Paesi dell’area: Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan.
Il summit rappresenta la prima riunione di questo tipo a livello di leader nell’ambito del formato 1+5, lanciato dall’Italia nel 2019 con il primo incontro ministeriale a Roma, seguito poi dalle tappe di Tashkent (2021) e Roma (2024). L’incontro culminerà con l’adozione di una Dichiarazione congiunta, che delineerà le priorità della cooperazione regionale nei settori dell’energia, delle materie prime strategiche, della gestione sostenibile delle risorse idriche, della sicurezza (con particolare attenzione alla lotta al terrorismo e al narcotraffico), della connettività e della formazione accademica e professionale.
“In occasione della visita ufficiale nella repubblica dell’Uzbekistan della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni a una delle vie principali della città di Samarcanda viene dato il nome di via di Roma”. Lo ha detto il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev alla cerimonia di scambio degli accordi tra Italia e Uzbekistan. Nella sala è stata svelata la targa con il nuovo nome dell’arteria della città uzbeka.
Ieri, mentre Meloni atterrava in Uzbekistan, si è appreso da fonti di Palazzo Chigi che martedì 3 giugno la premier riceverà a Roma il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron per un incontro di lavoro. Al centro del colloquio, i temi europei e internazionali. Anche il capo di Stato francese è stato impegnato, nei giorni scorsi, in una missione in Asia, tra Vietnam e Indonesia. Il bilaterale tra i due è a fini distensivi, visto le recenti tensioni tra Roma e Parigi sui diversi approcci con l’amministrazione americana guidata da Donald Trump nonché sulle soluzioni per terminare la guerra in Ucraina