Shades of Chet: vent’anni dopo

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La storica formazione riunita alla Casa del Jazz di Roma per l’apertura di Summertime 2025

Per valutare davvero l’importanza della reunion di Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto per “Shades of Chet”, in programma il 6 e 7 giugno alla Casa del Jazz di Roma, bisognerebbe immaginare, per una strana combinazione dello spazio-tempo, di rivedere sul palco la line-up mitica del “Secondo Quintetto” di Miles Davis, con Davis alla tromba, Wayne Shorter al sax tenore, Herbie Hancock al piano,  Ron Carter al contrabbasso e Tony Williams alla batteria.

Oppure, pensare a un ritorno della formazione originaria di Gilmour, Waters, Wright e Nick Mason dei Pink Floyd. O ancora a Peter Gabriel, Tony Banks, Hackett, Rutherford e Phil Collins dei Genesis.

Ecco, “Shades of Chet” è un po’ tutto questo.

 

Riunendo dopo oltre vent’anni alcuni tra i massimi esponenti del jazz italiano, questa celebrazione non è solo un omaggio a Chet Baker, ma anche una testimonianza della vitalità e della qualità del nostro jazz contemporaneo.

 

Il combo “Shades of Chet” nasce nel 1998, da un’idea di Enrico Rava, per commemorare i dieci anni dalla scomparsa di Chet Baker, figura chiave del cool jazz e artista profondamente legato all’Italia e a Roma, dove visse per diversi periodi nel corso degli anni ’60 e ’70. Il progetto, che prende forma l’anno successivo con l’uscita dell’album Shades of Chet (Via Veneto Jazz, 1999), rappresentò da subito un tributo rispettoso, ma personale. Ogni membro della band portava in dote il proprio universo musicale, ricreando quel suono rarefatto e sospeso (“the sad trumpet”, la tromba triste) che fu il marchio di fabbrica di Baker.

 

Chet Baker, “the sad trumpet”: negli anni ’60 visse a lungo a Roma (ph web)

Il gruppo non si limitò a un solo album. Nel 2001 intraprese una serie di concerti memorabili, con tappe a Umbria Jazz e al Festival di Montreal. Da quest’ultima esibizione, fu tratto il live Play Miles Davis, pubblicato nel 2002 dall’etichetta francese Label Bleu. Questo secondo disco, dedicato a un altro gigante del jazz, confermava la straordinaria versatilità dell’organico e la sua capacità di reinterpretare il repertorio dei grandi maestri con originalità e profondità.

 

La Casa del Jazz di Roma, che nel 2025 festeggia i suoi vent’anni di attività, ha scelto questo collettivo per inaugurare la rassegna estiva Summertime, da molte stagioni vetrina di concerti di altissimo livello. È un omaggio in linea con la missione della Casa: promuovere, custodire e valorizzare il jazz in tutte le sue sfumature, creando una sorta di walking bass continuo tra passato, presente e futuro.

 

Il ritorno di “Shades of Chet” non è solo un evento musicale, ma un atto culturale e simbolico, che  celebra il legame intenso tra Roma e il jazz, fra tradizione e innovazione, tra memoria e nuova creatività. L’atmosfera intima e riflessiva di Chet Baker tornerà a vivere attraverso le voci uniche di cinque artisti italiani, che hanno scritto (e continuano a farlo) pagine importanti nella storia del jazz europeo.

 

Summertime 2025 si apre così sotto il segno della poesia e della nostalgia. Per il pubblico romano, e non solo, sarà un’occasione unica per ripercorrere una delle esperienze artistiche più affascinanti e rappresentative del jazz italiano degli ultimi decenni.

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