Con il cuore in prima linea – Crede nella ricerca – Lucia Forte e la Puglia

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Lucia Forte, Presidente del Comitato Puglia AIRC: l’intervista

L’incontro con Lucia Forte, Presidente del Comitato Puglia di Fondazione AIRC, è stato qualcosa di più di una semplice occasione di confronto: è stato un momento carico di senso, capace di trasmettere l’energia silenziosa ma potente che anima il mondo del volontariato e della ricerca. Proprio da quel dialogo autentico, ricco di passione, esperienza personale e visione, è nata l’idea di fissare su carta questa intervista. Un modo per documentare e condividere non solo le parole, ma anche lo spirito di un impegno quotidiano che merita attenzione, memoria e riconoscenza.

di Tommaso Garofalo

In prima linea per sostenere la ricerca oncologica, Lucia Forte rappresenta con dedizione e visione Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro in Puglia.

Presidente del Comitato regionale della Fondazione, guida con passione insieme ai suoi consiglieri un lavoro silenzioso ma fondamentale, fatto di campagne di sensibilizzazione, raccolte fondi, sostegno ai ricercatori e coinvolgimento delle comunità locali.

In questa intervista esclusiva, ci racconta il suo percorso personale, le sfide quotidiane del volontariato, l’importanza dell’educazione alla prevenzione e la forza della rete solidale che si muove in tutta la regione.

Un’occasione per conoscere da vicino chi lavora con impegno affinché la parola “ricerca” sia ogni giorno più vicina alla parola “cura”. Un compleanno importante per il primo anno di Presidenza del Comitato Puglia, in un anno significativo per Fondazione AIRC che celebra 60 anni di impegno costante a sostegno della ricerca indipendente sul cancro.

Presidente Forte, ci racconta come è iniziato il suo impegno con AIRC e cosa l’ha spinta ad accettare questo ruolo di responsabilità?
Ho assunto la Presidenza del Comitato Puglia di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro a giugno 2024, proprio un anno fa. Ho raccolto con orgoglio la sfida di proseguire lo straordinario lavoro dei miei predecessori, mettendo a disposizione della Fondazione il mio vissuto di imprenditrice e la mia sensibilità di donna che ha affrontato vent’anni fa una diagnosi di cancro.

 

 

Quali sono le principali sfide che AIRC Puglia sta affrontando attualmente nella raccolta fondi e nella promozione della ricerca sul cancro?

E’ stato un anno intenso. Solo nell’ultimo mese, dopo essere stati presenti con i nostri volontari sulle piazze con l’Azalea della ricerca per la Festa della Mamma, abbiamo incontrato a Lecce la nostra comunità per rafforzare la nostra presenza sul territorio.

Sempre a Lecce siamo stati presenti in piazza Sant’Oronzo con i nostri volontari e una rappresentanza di ricercatori sostenuti da AIRC con laboratori didattici sul tema della sana alimentazione per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e offrire materiali informativi per ricordare di destinare il “5 per mille” ad AIRC, un gesto semplice, una firma, che si trasforma in un contributo significativo per il progresso della ricerca oncologica.

In Puglia solo lo scorso anno oltre 78.000 contribuenti hanno scelto AIRC. E per dare un contributo ancora più significativo alla ricerca, il 12 giugno è in programma una Charity Dinner alla Sala Ricevimenti Zonno al Molo San Nicola di Bari, che si è data l’obiettivo di contribuire al finanziamento di una borsa di studio annuale sui tumori che colpiscono le donne.

In questi anni di lavoro con AIRC, c’è un progetto o un momento che le è rimasto particolarmente nel cuore?

Ogni azalea, ogni reticella di arance, ogni scatola di cioccolatini distribuita è un incontro di gioia con la comunità dei nostri donatori e scalda il cuore vedere quanta partecipazione ci sia da parte dei nostri volontari e la risposta generosa dei pugliesi.

La relazione con i nostri volontari arricchisce il nostro quotidiano, ci ispira, ci motiva e ci ricorda ogni giorno quanto sia importante il nostro impegno per sostenere il lavoro dei ricercatori.

Quanto è importante il coinvolgimento dei giovani nel sostenere la ricerca scientifica e come AIRC Puglia si relaziona con le scuole e le università?

Coinvolgere i giovani è la sfida di questi tempi e non è facile.

Per questo AIRC parte proprio dalle basi e dall’offerta educativa attraverso solidi e continuativi progetti con le scuole e con le Università per coinvolgere gli studenti dei diversi gradi sull’importanza del volontariato e sui temi della prevenzione.

La nostra presenza nelle Aule ha anche l’ambizioso obiettivo di ispirarli e appassionarli con le storie dei nostri ricercatori, perché possano valutare di intraprendere un giorno una professione in ambito scientifico.

Inoltre cerchiamo attraverso i nostri ambassador e i canali social di entrare in contatto con le nuove generazioni in modo autentico, con il loro linguaggio: ad esempio recentemente per la Giornata Mondiale senza Tabacco, AIRC ha affidato al giovane creator e conduttore tv Gabriele Vagnato la comunicazione verso i suoi pari sui rischi del fumo, un tema così rilevante e di impatto, eppure così difficile da far arrivare nel modo giusto: i commenti e i like ci dicono che abbiamo raggiunto l’obiettivo e dato così il nostro contributo alla lotta al fumo.

La Puglia ha una rete di ricerca oncologica attiva e competente: in che modo AIRC sostiene concretamente i ricercatori del territorio?

I nostri donatori ci affidano con fiducia i fondi che la Direzione Scientifica di AIRC attraverso un rigoroso processo di valutazione meritocratico destina ai più meritevoli progetti di ricerca e a bandi per le diverse fasi di carriera dei giovani ricercatori.

Quest’anno per la Puglia sono stati deliberati 1.328.667 euro per il sostegno di 13 progetti di ricerca e una borsa di studio, affidati a ricercatrici e ricercatori in Istituzioni prevalentemente pubbliche della regione come l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’ IRCCS “de Bellis” di Castellana Grotte, il CNR e l’Università del Salento di Lecce e l’IRCCS Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

 In che misura la sensibilizzazione della popolazione sui corretti stili di vita può contribuire alla prevenzione oncologica?

AIRC ha due obiettivi paralleli: sostenere la più meritevole ricerca sul cancro e informare e sensibilizzare l’opinione pubblica per contribuire alla formazione della consapevolezza sui temi della propria salute e sul ruolo prioritario della ricerca.

In occasione delle nostre principali campagne di piazza accompagniamo sempre la comunicazione con approfondimenti di taglio medico-scientifico e distribuiamo pubblicazioni tematiche di Fondamentale per raccontare ciò che tutti possiamo fare concretamente in termini di prevenzione, diagnosi e cura.

È anche importante ricordare che il Servizio Sanitario del nostro Paese mette a disposizione gratuitamente per le diverse fasce di età e popolazione screening gratuiti, che, ciò nonostante, purtroppo non sono ancora sufficientemente partecipati.

Su questo AIRC intende fare la sua parte intensificando la comunicazione e motivando i suoi sostenitori a prendersi cura della propria salute.

Qual è il ruolo del volontariato all’interno della missione di AIRC e cosa direbbe a chi sta pensando di unirsi all’associazione?

Il volontariato in AIRC è un motore imprescindibile. Sono oltre 20mila le persone che hanno scelto di dedicare gratuitamente il proprio tempo alla nostra Fondazione.

Tra queste anche il nostro Presidente nazionale Andrea Sironi e tutti noi Presidenti dei Comitati regionali.

Ciascuno di noi con le sue competenze e con le sue disponibilità di tempo, è un attivatore di energia per rafforzare la raccolta fondi. Ai volontari attivi non posso che dire a voce alta un grazie immenso.

Mi rivolgo però in particolare a coloro che in Puglia ancora non si sono avvicinati ad AIRC nelle tante provincie e paesi.

Ogni contributo è utile e apprezzato e invito quindi a mettersi in contatto con il nostro ufficio regionale tutti coloro che hanno desiderio di mettersi in gioco per una causa così importante e per una Fondazione così autorevole e amata.

Abbiamo bisogno di nuove forze e di rendere più impattante la nostra presenza sul territorio pugliese che può dare ancora moltissimo

Come si sviluppano le campagne di comunicazione di AIRC a livello locale? Ci sono collaborazioni con enti, istituzioni o personaggi pubblici pugliesi?

La comunicazione in AIRC è coordinata a livello centrale sulla base di una piattaforma di comunicazione che garantisce una immagine coordinata, una coerenza nei messaggi e nelle scelte visive e di contenuto.

L’attività di comunicazione si sviluppa anche sui media che ringraziamo sempre per l’attenzione e lo spazio che riservano ad AIRC e alla sua missione. AIRC in Puglia collabora strettamente con gli Istituti scientifici di ricerca, con scuole e Università.

Tra i nostri ambassador la Puglia è stata rappresentata per la recente Azalea dalla salentina Alessandra Amoroso, da tempo vicino con autenticità alla nostra causa.

Cosa significa per lei, personalmente, “credere nella ricerca”?

Nella mia vita ho incontrato il cancro e conosco personalmente l’impatto che può avere sulla vita delle persone colpite e dei loro cari. Guardando al passato, possiamo leggere con estrema chiarezza i passi avanti della ricerca che si traducono in un aumento esponenziale del numero di persone che oggi sono vive dopo una diagnosi di cancro e che possono tornare ad avere la stessa aspettativa di vita di chi non si è mai ammalato.

Non posso quinci che credere con fiducia nel lavoro silenzioso della ricerca.

Il COVID ci ha insegnato quanto la ricerca sia interconnessa: i ventennali studi sugli mRNA in oncologia hanno accorciato i tempi di sviluppo dei vaccini mRNA contro il Covid e oggi quella stessa accelerazione sta dando un nuovo ulteriore vantaggio alla ricerca sul cancro.

Questo è il momento di accelerare e investire in ricerca.

AIRC sta dando il suo contributo, ma gli ingenti fondi assegnati – 141 milioni di euro nel 2025 – non sono comunque sufficienti per coprire la grande qualità dei progetti che ci vengono presentati.

Ecco perché dobbiamo insistere sulla raccolta fondi, consapevoli che AIRC è il principale finanziatore della ricerca sul cancro nel nostro Paese

Guardando al futuro, quali sono i suoi desideri e obiettivi per AIRC Puglia nei prossimi anni?

Oggi ho un anno in più di esperienza come Presidente regionale, ho ben chiari gli ambiti su cui dobbiamo lavorare.

Vogliamo essere più presenti e attivi nelle scuole e nelle Università della Puglia.

Dobbiamo impegnarci per far crescere la squadra dei volontari allargandoci dalla sola Bari a tutte le province, in modo da aumentare anche le occasioni di iniziative locali di raccolta fondi.

Inoltre ci poniamo l’ importante obiettivo di mettere in connessione la responsabilità sociale di impresa sui temi della prevenzione, coinvolgendo le migliori realtà imprenditoriali della regione in modo da sostenere direttamente i programmi di ricerca di AIRC ma anche con strumenti dedicati di welfare per i propri dipendenti e collaboratori.

Sappiamo che questa sensibilità nelle imprese sta aumentando di pari passo con la cultura della sostenibilità sociale e per questo AIRC si pone come interlocutore privilegiato con programmi dedicati a questi temi per le aziende e per il loro network.

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