L’Italia vince 2 a 0 contro la Moldavia, vittoria si ma in un momento difficile, uno dei momenti più difficili della centenaria storia della Nazionale italiana. La partita contro la Moldavia è stata l’ultima sulla panchina della nazionale di Luciano Spalletti, il quale due giorni prima lui stesso ha dato l’annuncio del suo esonero da parte della federazione e del presidente Gravina, dunque che dire applausi per Spalletti che con onore e per la patria è rimasto fino all’ultima partita.
Venendo alla partita, l’Italia sconfigge 2 a 0 la Moldavia a Reggio Emilia, in gol Raspadori e Cambiaso ma l’Italia, a parte qualche giocata e azione di Retegui e Frattesi fa fatica a imporsi e a trovare il gioco e dagli spalti lo si nota e la Moldavia allenata da Ciescenco gioca attacca e si meriterebbe di fare gol, tra i migliori della Moldavia, Mudrac che fa muro contro Retegui e Frattesi e in centrocampo brilla Bodisteanu che manovra le azioni e aggredisce con intensità il gioco.
E ora cosa succede? Ecco dunque la situazione dell’Italia, la vittoria ha portato i primi tre punti nelle qualificazione per i mondiali ma il primo posto del girone sembra un impresa impossibile, la Norvegia di Haaland è a 12 punti, lo spettro dell’esclusione dai Mondiali si fa sentire, in più si sta cercando il successore di Spalletti, dopo il no del salvatore della patria Claudio Ranieri, si fanno i nomi di Pioli, un ritorno di Mancini, la coppia Corradi-Bonucci, Gattuso che nelle ultime ore è tra i possibili eredi di Spalletti, i campioni del mondo Cannavaro, de Rossi e Pirlo, lo special one Mourinho.
Insomma la lista è lunga ma chiunque verrà dovrà riportare il senso di attaccamento alla maglia, all’Italia.
Antonio Simondi
Foto:l’informazione